E’ morto Rodolfo Colarizi. Aveva 85 anni, amava Fano e la sua gente

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FANO – Rodolfo Colarizi, manager, scrittore e giornalista è morto all’età di 85 anni all’ospedale di Pesaro dove era stato ricoverato e operato d’urgenza per un problema al cuore dal quale non si era più ripreso. La sua scomparsa, avvenuta questa mattina, ha lasciato un grande vuoto nelle tantissime persone che lo hanno conosciuto e stimato. Sempre elegante, raffinato nei modi e cortese con tutti, Colarizi ha coltivato amicizie con tantissimi personaggi che hanno fatto la storia della città di Fano, nonostante la sua fosse una vita vissuta prevalentemente tra Milano e Bologna. Rodolfo era un abile scrittore: nella sua vita è stato autore di oltre 40 libri. Laurea in farmacia, Colarizi è stato assunto da una importante casa farmaceutica per poi diventare un informatore scientifico, soprattutto nel campo del diabete. Lascia la sua amata Elisabetta e due figlie. Il funerale avrà luogo, sabato 2 Aprile alle ore 15, nella chiesa Cattedrale del Duomo a Fano.

IL RICORDO DEL REGISTA LEANDRO CASTELLANI 

(tratto da La vecchia Fano)

Caro Rodolfo,
mi giunge, tramite sua moglie, la notizia della scomparsa del mio caro amico Rodolfo Colarizi. Lo conoscevo dagli anni di scuola al Collegio Sant’Arcangelo. Una condivisione che a lui era molto cara e che rammentava con gioia. Lui in altra classe, di due anni più giovane, così “per bene”, primo in tutto. Poi era stato un rigoroso universitario e un goliardo disponibile a condividere con gli altri “vitelloni” fanesi i suoi giorni e momenti di allegria. Lo avevo perso di vista, io emigrato a Roma e lui a Milano, ma senza perdere mai di vista la nostra comune esperienza “scolastica”, la simpatia, la fanitudine e la stima reciproca. Ritrovarci in età più che matura a Fano, lui al termine di una brillantissima carriera manageriale ed anch’io “fuori esercizio”, aveva ritemprato una più che solida amicizia, rafforzata dalla stima reciproca. A Fano, ai suoi incontri e a suoi personaggi, Rodolfo aveva dedicato le ultime opere della sua lunga attività di scrittore. Appena un mese fa lo avevo invitato a presentare il mio “Per una selva oscura” e Rodolfo aveva generosamente aderito, nonostante la condizione fisica non buona, ma scusandosi una settimana più tardi per il suo dolorosa aggravarsi. Sentiremo e sentirò la mancanza di una figura così discreta, nobile, coerente e sagace. Un vero signore d’altri tempi, i tempi dell’impegno, della serietà, della squisita educazione, sostanziale ed anche formale. Le mie condoglianze alla sua cara Bettina e alle sue figlie.

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