Amianto interrato, Ricciatti (SEL): “Potrebbe non essere un caso isolato. Verificare”

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PESARO – “Ho il timore che il caso di interramento d’amianto ad Apecchio non sia un caso isolato”. Lo afferma l’on. Lara Ricciatti di Sel, che ha depositato questa mattina una interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente, per chiedere un intervento sul caso che sta scuotendo i cittadini della zona.

“Se si pensa che nel 2012, a seguito delle consistenti nevicate nella nostra provincia, si stima siano crollati circa 400 tetti e coperture di capannoni e strutture industriali prevalentemente in eternit – è il ragionamento della deputata di Sel – è più che opportuno che il ministero promuova una verifica più ampia per capire che fine abbia fatto tutto quell’eternit ed intervenga in tempi rapidi”.

Ragionamento corroborato anche dagli alti costi di bonifica che sono fuori dalla portata di molte aziende, già messe in ginocchio dalla crisi. “In casi di difficoltà come questi la tentazione di cercare scorciatoie illecite non può essere sottovalutata”, spiega Ricciatti.

Difficoltà condivisa, peraltro, anche da alcuni comuni, come nel caso di Apecchio, dove il sindaco Nicolucci ha rappresentato l’impossibilità di procedere alla bonifica dell’area per mancanza di risorse. O, ancora, come nel caso di Monte Petrano, dove a seguito del ritrovamento di grandi quantità di amianto sotterrato 23 anni prima nel piazzale della colonia, pende un contenzioso tra Curia e Comune di Cagli per stabilire chi debba bonificare l’area.

“Una bomba ecologica presente in modo diffuso in gran parte del nostro territorio e ancora non del tutto accertata nella portata. Una situazione – conclude Ricciatti – che richiede un intervento più ampio e di portata strutturale, da annoverare tra quelle opere di messa in sicurezza del territorio che Sel chiede incessantemente al Governo. Speriamo sia davvero la volta buona, non solo a parole”.

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