Trasferta vietata ai tifosi del Fano, Ricciatti porta il caso in parlamento

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FANO – “Più che isolare i facinorosi, il divieto di trasferta per i tifosi dell’Alma Juventus di Fano ha danneggiato la parte sana e maggioritaria del pubblico, costituita anche da famiglie con figli al seguito, privata del piacere di seguire la propria squadra”. Ne è convinta l’on. Lara Ricciatti, che ha depositato questa mattina una interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti sul divieto di trasferta ordinato per due turni consecutivi ai tifosi del club fanese.

“L’episodio con la Sambenedettese è assolutamente da stigmatizzare – continua la deputata di Sel – e bene ha fatto il Comitato Provinciale per l’ordine e la Sicurezza pubblica ad esaminare con serietà l’accaduto. I passaggi successivi della vicenda, a Jesi e Teramo, necessitano invece di un chiarimento, perché in molti casi la misura più idonea ad evitare scontri resta, a mio avviso, quella di far defluire separatamente le tifoserie, come accade in piazze calcistiche ben più impegnative”.

“Decidere di vietare tout court la presenza dei tifosi ad un evento sportivo dovrebbe essere una decisione di extrema ratio, da applicare solo in situazioni di particolare criticità; diversamente si rischia di lanciare due segnali sbagliati: quello che andare allo stadio sia pericoloso e quello che le forze dell’ordine non siano in grado di gestire l’ordine pubblico. Cosa, questa, non solo non veritiera, ma anche offensiva nei confronti della loro professionalità”.

“Per questo – conclude Ricciatti – ho segnalato la vicenda al ministro Alfano, chiedendo anche se non ritenga opportuno adottare linee guida che consentano di ricorrere al provvedimento del divieto di trasferta solo quale misura di ultima istanza, ed in presenza di situazioni di criticità elevata, motivata dai responsabili dell’ordine pubblico”.

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