Confartigianato Trasporti Marche giudica positivi i nuovi costi di riferimento

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Summit dei dirigenti e dei soci della Confartigianato Trasporti che ha riunito il proprio gruppo dirigente in presenza ed in video conferenza per esaminare i “nuovi Costi di esercizio di riferimento per i servizi di trasporto merci c/t che interessa l’intero mondo dell’autotrasporto marchigiano ed italiano. Nelle Marche ha sottolineato il Segretario Confartigianato Trasporti Gilberto Gasparoni operano circa 4.000 aziende da quelle della distribuzione con veicoli leggeri a quelle con Veicoli pesanti che operano in Italia ed in Europa. Un settore, strategico, che nonostante la crisi continua ad servire la comunità. Presenti all’incontro i dirigenti regionali Confartigianato TrasportiElvio Marzocchi Presidente, Angelo Pisa Presidente interprovinciale An-Pu, Emanuele Pepa Presidente interprovinciale Mc, Ap e Fm Giampaolo Calcabrini membro di giunta nazionale ed il segretario di Confartigianato Trasporti nazionale Sergio Lo Monte.
Tema centrale dell’incontro sono stati costi di esercizio, per i servizi di autotrasporto merci pubblicati venerdì 27 novembre 2020daMinistero dei Trasporti con il Decreto direttoriale 206. Da anni perseguiamo questo obiettivo ha sottolineato il Segretario nazionale Lo Monte e adesso le nostre imprese tornano ad avere uno strumento che, se utilizzato correttamente, permetterà loro di ricevere la giusta retribuzione per i servizi svolti. Siamo convinti che l’applicazione dei valori andrà a vantaggio della regolarità del mercato e della concorrenza leale tra operatori del settore, oltre che a salvaguardia della sicurezza sociale e stradale.
Il nuovo sistema riprende il concetto della “forcella” che contraddistingueva le vecchie tariffe obbligatorie, ossia con un doppio valore minimo e massimo. Il ministero precisa che si evita di “individuare valori dettagliati per ogni singola voce di costo medio, provvedendo invece ad aggregare le singole voci di costo omogenee”. Il Decreto divide i veicoli in quattro categorie sulla base della massa complessiva (fino a 3,5 tonnellate, oltre 3,5 e fino a 12 tonnellate, oltre 12 e fino a 26 tonnellate, oltre 26 tonnellate). La tabella riporta il costo chilometrico unitario e mostra tre sezioni; la prima riguarda il veicolo,la seconda sezione riguarda gli altri costi, divisi in costi del lavoro e carburante. La terza sezione comprende il pedaggio autostradale. L’incontro molto partecipato, circa 80 imprenditori, ha permesso anche di trattare le altre principali questioni come l’abusivismo che ancora esiste nel settore in particolare quelle dei vettori stranieri che non rispettano le norme sul cabotaggio, creando concorrenza sleale, la cancellazione dei divieti di circolazione per il mese di dicembre, la mancata regolamentazione dei tempi di pagamento, la Brexit. Su questo tema si sta andando verso una proroga, regolata fino al 30 giugno delle attuali norme per i trasporti in Inghilterra. Infine Gasparoni ha presentato i contenuti dell’avviso comune sottoscritto da da Confartigianato Trasporti e dalle altre associazioni con le OOSS dei lavoratori per richiedere al Governo interventi a sostegno del settore.

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