Pesaro città dello sport, Ricci lancia la candidatura

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PESARO – Città europea dello sport? C’è chi ci crede e tira la volata. E’ in Cina con il ‘Milan Glorie’, ma Massimo Ambrosini fa il supporter via video: «Il mio apporto non può mancare». Come Filippo Magnini, affiancato da Matteo Giunta alla vigilia degli Europei di Londra, che manda messaggi: «Ci siamo anche noi: forza Pesaro». Sullo schermo Daniel Hackett appare con la casacca dell’Olympiacos, recapitando baci ai presenti: «Sono orgoglioso per la nostra candidatura: siamo i più forti». C’è poi chi, l’appoggio, lo mette nero su bianco. Raffaella Manieri («i valori di benessere e spirito di squadra che caratterizzano la nostra comunità sono le mie radici»), Simone Ruffini («qui sapevo di poter fare il salto di qualità»), Walter Magnifico («il mio legame con l’hangar è ancora fortissimo»). Lungo elenco di testimonial che include Gianluca Pascucci, Sumbu Kalambay, Aurora Ponsolè, Milan Djuric, Maicol Davies Azzolini, Ario Costa. D’altra parte il dossier di 200 pagine è già stato inviato ad Aces Europe – l’associazione che assegnerà il riconoscimento 2017 – puntellato dai numeri. Che parlano di 191 impianti, 39 manifestazioni già programmate nel 2016, 394 associazioni e realtà. Di cui una nutrita rappresentanza in Pescheria, per gli stati generali: in testa, tra gli altri, i dirigenti di Victoria Libertas, Vis Pesaro, Volley Pesaro, PesaroFano Calcio a 5, Pesaro Rugby, Ranocchi Angels, Vis Sauro, Canottieri Pesaro, Baseball Pesaro, Club Scherma, Sagitta Arcieri.

GLI ASSET – Sa già che non sarà facile, Matteo Ricci: «Ma per noi già è una vittoria. Per il Coni siamo tra le principali città italiane che investono sullo sport. E’ un riconoscimento per le società e le associazioni, che da sempre dedicano tempo, passione e professionalità allo sviluppo della pratica sportiva. La valenza è enorme: si tratta di un servizio sociale, lo sport educa ai valori. Il rapporto tra società sportive e cittadini da noi è altissimo». Così la candidatura sarà «un’opportunità per programmare più investimenti possibili sugli impianti», in modo da «intercettare qualsiasi tipo di manifestazione». La strategia, insomma, lega turismo e economia: «Siamo partiti con la sistemazione della copertura dell’Adriatic Arena, che ora è una delle strutture più belle d’Italia. Anche grazie a questo intervento abbiamo ospitato la Davis, lo scorso marzo. La Fit si è innamorata della città. E ora l’Italia tornerà a luglio per i quarti, per sfidare l’Argentina al circolo Baratoff. Se investi e sei accogliente chi viene, alla fine, ritorna. Come per i campionati del mondo di ginnastica ritmica». Nella carrellata sui lavori, in fase di appalto e partenza, il sindaco cita il vecchio palas di via dei Partigiani («era una sfida: mancava una struttura da 2mila posti. Sarà auditorium per musica e cultura; potrà ospitare manifestazioni sportive tarate per quella capienza. Lo intitoleremo alla famiglia Scavolini, che contribuisce alla riqualificazione: un impianto fondamentale dal punto di vista turistico, tra centro e mare»), lo stadio Benelli («attualmente non possiamo neanche ospitare un torneo in notturna: diventerà uno stadio ristrutturato da 4mila posti, anticiperemo il secondo stralcio. Recupererà la sua funzionalità: potremo farci perfino concerti all’aperto»). Sul campo da rugby: «Era una priorità per il 2017, ma già da quest’anno sarà pronta la tribuna da 500 posti (dopo la Davis, ndr)».

LA SFIDA – Ciclabili: «Sono una palestra a cielo aperto. Sulla Bicipolitana investiamo altri due milioni, arriveremo nel 2016 a 86 chilometri: ora dobbiamo venderla in chiave turistica, per le famiglie che cercano infrastrutture del benessere». Tuttavia, precisa il sindaco, «sulla bici va fatto un impianto sportivo. Non c’è più un luogo per l’allenamento dei giovani ciclisti. Come obiettivo del 2017 c’è anche la pista per il settore». Passaggio sulla terra dei motori: «Con Museo Benelli, Museo Morbidelli, Tavullia e Comuni circostanti siamo una realtà unica al mondo per collezionismo, piloti, meccanici. La nostra storia può essere attrazione». Inciso: «A settembre si concluderanno i lavori per l’impianto Pentathlon di via Togliatti. E c’è il progetto di completamento per la piscina del Parco della Pace: nei prossimi mesi avremo strutture sempre più attrezzate». Infine: «Non voglio tralasciare nessuno: per ogni disciplina possiamo organizzare e ospitare manifestazioni. La sfida? Lo sport può dare una spinta alla città, per ristrutturare la nostra economia». L’assessore Mila Della Dora cita tutti i movimenti: «Fondamentale il ruolo delle società. I numeri sono importanti: più di un terzo degli abitanti è associato a enti di promozione sportiva o federazioni. L’impatto è culturale: negli ultimi 5 anni, nelle Marche, la crescita del turismo sportivo supera il 10 per cento». Ario Costa precede gli interventi delle società: «Tutto bello. Ma il vecchio palas diventerà un centro per la cultura? Il mio cuore dice no. Là dentro deve restare la cultura della pallacanestro». Poi precisa: «Naturalmente scherzo…». Si chiude con l’anteprima del video integrale della candidatura, realizzato da Pindaro e lanciato dal moderatore Marco Ardemagni. Il format unisce musica e sport, nella modalità da crescendo rossiniano.

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