‘Marche apicoltura 2024’: al Tag Hotel i massimi esperti del settore

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FANO – Summit regionale per il miele marchigiano nell’incontro ‘Marche apicoltura 2024’ che si è svolto al Tag Hotel di Fano sabato 24 febbraio. Una giornata intensa per fare il punto sulla situazione apistica regionale e individuare una strategia comune sull’apicoltura delle Marche. Rappresentanti politici nazionali, regionali e locali, funzionari regionali, esperti, docenti universitari, studiosi e ricercatori italiani, tecnici sanitari, associazioni e apicoltori marchigiani si sono dati appuntamento a Fano per fornire il proprio contributo nel convegno organizzato dal Consorzio apistico di Pesaro e Urbino quale capofila dei quattro consorzi apistici regionali, in collaborazione con Ast (Azienda Sanitaria territoriale) Pesaro e Urbino e con il contributo della Regione Marche (Reg. Ue 2021/2115).

 

Sul palco del Tag Hotel si sono alternati i saluti di Mirco Carloni, presidente della XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, del consigliere regionale Luca Serfilippi delegato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Marche, del vicesindaco del comune di Fano Cristian Fanesi in rappresentanza del sindaco Seri e del consigliere regionale Giacomo Rossi. Ha presieduto il convegno il Dr. Vincenzo Langella Direttore del Servizio di Sanità Animale – Ast Pesaro e Urbino. In platea Giorgio Filipponi dell’Agenzia regionale Sanità – sezione veterinaria.

 

Con una platea gremita di oltre cento partecipanti, il convegno ha rappresentato un importante occasione di confronto sull’apicoltura marchigiana in un momento complesso per il settore a causa dell’emergenza climatica, dei suoi inesorabili effetti sulla produzione, tra carenza di miele e crisi di mercato.

 

Dalla direttiva breakfast e nutrizioni d’emergenza, alle morie e spopolamenti in apiario, criticità dell’anagrafe apistica, etichettatura fino alla tutela e benessere delle api, sono i temi trattati durante il convegno che ha offerto l’opportunità agli apicoltori marchigiani di sottolineare il valore dei prodotti apistici regionali e fare emergere l’importanza di valorizzare le produzioni locali di qualità. 

 

Importanti rassicurazioni sono state fornite dal Masaf, con la partecipazione di Luigi Ricci, direttore del Settore Produzioni Animali, che nel suo intervento ha comunicato la possibilità di introdurre, per l’annualità 2025, nella programmazione OCM Miele (contributi all’apicoltura) le nutrizioni d’emergenza in caso di eventi climatici avversi. 

 

I quattro Consorzi apistici marchigiani si sono uniti per tutelare, far conoscere e promuovere i prodotti dei propri soci. Sono quelli delle province di Pesaro e Urbino, di Ancona, di Macerata, di Fermo e di Ascoli Piceno. Oggi le Marche contano 71.497 alveari e 3.386 apicoltori e registrano una produzione media intorno alle 2 mila tonnellate l’anno (Osservatorio Miele), in condizioni climatiche normali, sempre più difficili per il cambiamento climatico. Sono 69 le aziende regionali che conducono l’apicoltura con metodo biologico, per un totale di 7.543 alveari: circa il 10% del totale, con una produzione di circa 150 tonnellate. Infine, sono circa 1.800 gli alveari certificati con il marchio QM, che equivale a un quantitativo che varia dai 300 ai 400 quintali di miele.

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