Maltempo, chiedere lo stato di emergenza per sbloccare patto di stabilità (guarda le foto)

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FANO – Questa è la situazione in cui si trova questa mattina il lungomare di tutto il litorale di Fano Sud, in particolare di Ponte Sasso, fossi stracolmi, strade, case allagate e stabilimenti balneari nuovamente distrutti. Nell’ultimo consiglio Comunale, si è discusso dell’interrogazione da noi presentata per capire le azioni prese e gli interventi in programma dell’amministrazione, per intervenire sulle esondazioni dei bacini, dei fossi e degli scolmatori nel particolare di Rio Crinaccio che più volte quest’anno è esondato mettendo in ginocchio le abitazioni e le attività balneari.
Dalle dichiarazioni dell’assessore Paolini in risposta alla nostra interrogazione è venuto in evidenza come il progetto redatto dall’ing. Furlani individua interventi di risoluzione che prevedono l’investimento di ingenti somme e che probabilmente non si potranno spendere per la mancanza di risorse, rimandando a dopo l’estate l’attuazione di piccoli interventi puntuali non risolutivi.
La situazione è però inaccettabile e ci sono i termini per attivare lo stato di emergenza, sbloccare le somme dal patto di stabilità senza incorrere a sanzioni ed intervenire immediatamente per dare una risposta a tutte quelle persone ed attività produttive che sono in pericolo e che ogni giorno, vivono con il terrore di vedere compromessa la loro abitazione e la loro attività, nonché la loro vita e quella dei propri cari.

La tesi di questa amministrazione che dice di voler studiare bene le situazioni per creare delle buone fondamenta prima di procedere, quando in realtà da l’impressione di non sapere cosa fare, crea un immobilismo e di conseguenza un danno alla collettività che invece si merita una risposta celere e risolutiva. Chiediamo pertanto e ribadiamo la necessità di procedere alla richiesta dello stato di emergenza per uscire dal patto di stabilità e mettere in sicurezza nel più breve tempo possibile le abitazioni e le attività di questa porzione di territorio per troppo tempo abbandonata e che ancora non vede una programmazione ed interventi degni di un quartiere che anche in questo ultimo periodo è stato nuovamente penalizzato per la perdita di tutti i servizi come le scuole, gli impianti sportivi, dovuti al distaccamento del territorio di Marotta passata sotto il Comune di Mondolfo. Riteniamo inoltre, fin da ora, responsabile questa amministrazione di eventuali danni a cose e persone da ulteriori esondazioni, che sembrano scontate anche a causa del cambiamento climatico che ha più volte avvertito il pericolo di allagamento e blocco totale di un territorio turistico balneare che si sta preparando ad accogliere la nuova stagione estiva.

Aramis Garbatini, Capogruppo Progetto Fano

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