Fini a convention non si parla di leadership ma di contenuti. Superare problemi collocazione e ragionare su destra oggi

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Intervenendo questo
pomeriggio a Fano al festival della saggistica “Passaggi”,
Gianfranco Fini archivia la polemica con Daniela Santanché avuta
in mattinata nel corso della trasmissione televisiva Agorà,
preferendo concentrarsi sull’assemblea del 28 giugno a Roma dove
promuoverà la sua idea di centrodestra.
“Grillo – ha detto Fini – e la sua alleanza con Farage
dimostrano la necessità, oggi, di superare il problema della
collocazione per guardare invece ai contenuti e la convention
romana non sarà l’adunata di vecchi amici o ex amici, ma intende
rivolgersi a tutti quegli elettori del centrodestra che non
hanno avuto finora una modalità per esprimersi”. Una discesa in
politica fatta in modo diverso, “cioè non per diventare il capo
di uno dei tanti partitini del centrodestra – ha aggiunto –
quanto per ragionare non di leadership, ma di contenuti veri e
su cosa significhi oggi essere un uomo di destra”.
Anche se il suo libro parla del ventennio trascorso con
Berlusconi, nessun accenno al passato, ma solo un augurio.
“Berlusconi fa benissimo a ragionare con Renzi di riforme. Noi
tentammo di fare le riforme in un modo condiviso, solo a
maggioranza, poi il referendum le cancellò, ma vedo che alcune
buone cose (Senato diverso, elezione del capo dello Stato) sono
argomenti di questi giorni, per cui spero che sia la volta buona
per fare una riforma largamente condivisa”.

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