Carcere Pesaro, detenuto aggredisce poliziotto: giovedì la protesta del sindacato

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PESARO – Giornata di follia e violenza, ieri, nel carcere di Pesaro, con un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria contuso che è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.  Lo denuncia in un comunicato stampa la Segreteria Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

“E’ di ieri la notizia della ennesima aggressione al personale di Polizia Penitenziaria che lavora nelle carceri delle Marche. Un detenuto ha aggredito e colpito ad una mano ed al braccio un agente di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Pesaro perché pretendeva di fare la doccia in un orario che non era quello previsto. L’uomo ha anche inveito contro il collega, minacciando lui e la sua famiglia. I detenuti evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono… Dove sono ora quelli che rivendicano ad ogni piè sospinto più diritti e più attenzione per i criminali ma si scordano sistematicamente dei servitori dello Stato, come gli Agenti di Polizia Penitenziaria e gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, che ogni giorno rischiano la vita per la salvaguardia delle Istituzioni? Anche per questo il SAPPE manifesterà giovedì mattina davanti al carcere di Pesaro.”denunciano Nicandro Silvestri e Claudio Tommasino, rispettivamente segretario regionale e vice del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

Dopo quello che è successo negli ultimi giorni, il SAPPE si mobilità e scenderà in piazza giovedì 18 giugno davanti al carcere di Pesaro per protestare contro la mortificazione professionale ed istituzionale a cui sono stati ingiustamente coinvolti i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di S.Maria Capua Vetere”, preannunciano i dirigenti del SAPPE. “Abbiamo assistito ad una situazione inaccettabile in ordine alla notifica di alcuni atti giudiziari per presunte violenze ad alcuni detenuti e, contemporaneamente, a nuove gravi violenze contro i poliziotti del carcere, feriti e colpiti con calci e pugni da ristretti che evidentemente pensa di godere di una sorta di impunità per il loro comportamento aggressivo che mina sistematicamente l’ordine e la sicurezza interna. Violenze che si ripetono anche a Pesaro per una organizzazione interna assai discutibile, tanto che il SAPPE denuncia da tempo l’inadeguatezza dell’Autorità Dirigenza pesarese, di cui sollecitiamo l’avvicendamento. Ma il SAPPE sarà in piazza a manifestare per denunciare l’assenza di sistemi di protezione per il personale di Polizia Penitenziaria che opera in reparto, il quale è costretto a lavorare in una Sezione detentiva (e a volte due!) con 80-90 detenuti “aperti”, e per la pessima gestione del personale di Polizia penitenziaria e per la gestione “autoritaria” delle risorse umane da parte dell’Autorità dirigente”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà e vicinanza ai colleghi di Pesaro e denuncia: “quel che è accaduto, di una violenza inaccettabile, ci ricorda per l’ennesima volta quanto sia pericoloso lavorare in un penitenziario. Ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato”. 

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