Strade “Barbanti” e “Monterolo”, Tagliolini: “La Provincia stanzia 400mila euro per la riapertura al traffico”

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PESARO – Il consiglio provinciale, composto da sindaci e consiglieri di varie aree politiche, sia di
centrosinistra che di centrodestra e liste civiche, nella seduta odierna ha deciso
all’unanimità di destinare 400mila euro alla sistemazione e riapertura delle strade
provinciali 40 “Barbanti” e 94 “Monterolo” (attualmente chiuse al traffico a causa di
due grosse frane) e a lavori sulla strada provinciale 43 “San Gregorio” e per viabilità
alternativa alla strada statale Bocca Trabaria (chiusa per la frana nel tratto umbro).
“Dal nostro insediamento – ha evidenziato il presidente della Provincia Daniele Tagliolini
–, anche a fronte di scarse possibilità di intervento a causa della legge di riforma delle
Province, che ha comportato prelievi forzosi dalle nostre casse per un totale di oltre 50
milioni di euro dal 2014 al 2017, ci siamo dati come priorità quella di mantenere aperte le
strade. Gli interventi sulle provinciali ‘Barbanti’, ‘Monterolo’ e ‘San Gregorio’ verranno
finanziati con gli avanzi di bilancio derivanti dalla gestione 2017 e destinati agli
investimenti. Rispetto alla provinciale ‘Monterolo’, il problema non è rappresentato dalla
strada ma da uno scivolamento del monte, pertanto si sta valutando la possibilità di
realizzare un percorso nuovo per ridare una transibilità adeguata alla frazione di
Montevecchio”.
EMERGENZA MALTEMPO, SPESI OLTRE 1 MILIONE DI EURO
Come comunicato da Tagliolini ai consiglieri, per l’emergenza maltempo la Provincia, che
gestisce 1200 km di strade, ha speso da gennaio ad oggi 1 milione e 110mila euro, di cui
710mila euro per la neve, 180mila euro per ripristino buche e 120mila euro per interventi
su frane. “C’è poi da considerare – ha aggiunto – questa seconda fase dell’emergenza,
ancora più difficile della prima, con smottamenti, colamenti e frane che necessiteranno di
ulteriori risorse. Il 28 febbraio scorso abbiamo richiesto il riconoscimento dello stato di
emergenza, con una lettera inviata al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro per
le Infrastrutture e lo sviluppo economico, al ministro dell’Interno, al Prefetto di Pesaro e
Urbino e al presidente della Regione Marche, a cui sono seguite analoghe richieste da gran
parte dei Comuni del territorio. Attendiamo ora che la Regione Marche faccia i propri
passaggi istituzionali”.
L’intero consiglio provinciale ha quindi deciso di inviare una nuova lettera per sollecitare
la Regione in tal senso, visto che la vicina Emilia Romagna ha già presentato richiesta per
lo stato di emergenza, stanziando anche alcune somme per i Comuni più piccoli che hanno
avuto maggiori difficoltà a fronteggiare i danni provocati dal maltempo.
STATALE “BOCCA TRABARIA” E PERCORSI ALTERNATIVI
Tagliolini ha anche evidenziato il forte disagio che stanno vivendo i cittadini della media e
alta valle del Metauro per la chiusura da parte dell’Anas della strada statale Bocca
Trabaria a causa della frana nel tratto umbro. “Come ho assicurato alla presidente
dell’Unione montana Alto Metauro Fernanda Sacchi in un incontro avuto nei giorni
scorsi – ha detto – la Provincia, nel nuovo ruolo di ‘Casa dei Comuni’, si farà interprete
presso Anas e Regione Umbria delle difficoltà, già verificatesi 8 anni fa quando Bocca
Trabaria venne chiusa per la caduta di un masso. Intanto, credo sia necessario supportare
le amministrazioni di Mercatello sul Metauro, Borgo Pace e Sant’Angelo in Vado nella
gestione della viabilità alternativa”. Al riguardo, l’attenzione della Provincia è rivolta alla
strada comunale “Fienaie” (che il Comune di Mercatello ha dovuto chiudere nel tratto
che va dall’innesto con la strada comunale ‘San Lorenzo’ al confine con il comune umbro
di San Giustino a causa del fondo stradale dissestato) e alle strade provinciali 90
“Graticcioli” (che da S.Angelo in Vado conduce ad Apecchio) e 61 “Borgo Pace” (che
conduce al Passo della Spugna nell’aretino).
Il consiglio ha poi evidenziato la necessità di interventi anche sull’Apecchiese, ora gestita
dalla Regione Marche con un contratto di servizio Anas.

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