FANO – “Diciamolo chiaramente: la discussione sull’ubicazione dell’ospedale unico provinciale serve per sviare l’attenzione sui veri problemi della sanità della Regione Marche che non si risolvono solo costruendo un nuovo contenitore. Liste d’attese impossibili, mobilità passiva, ridimensionamento o chiusura degli ospedali dell’entroterra e ricorso sempre maggiore alla sanità privata convenzionata.
Sinistra Unita è convinta che la grande sfida è quella di un rilancio di un progetto per il territorio, creando dei collegamenti con i medici di base, garantendo assistenza domiciliare (in particolar modo a sostegno delle categorie più deboli) e creando servizi extra ospedalieri sul territorio, come delle strutture residenziali assistenziali. Un progetto partecipato con i territori e con i professionisti potrà dotare tutta la sanità provinciale di agili ed efficienti servizi decentrati, quelli che si utilizzano più frequentemente, lasciando al polo ospedaliero la funzione di erogare prestazioni di eccellenza. Solo con un discorso organico e con una progettazione seria si può pensare di attaccare e risolvere i gravi problemi della sanità regionale.
Il nuovo ospedale, una volta risolte tutte queste questioni, dovrà necessariamente rispondere a delle caratteristiche che per Sinistra Unita sono irrinunciabili. Essere completamente pubblico, avere un minimo impatto ambientale, – condizioni da sempre inesistenti a Fosso Sejore – sia nella sua costruzione che nelle infrastrutture a esso collegate e avere una valenza provinciale. Per tutti questi motivi secondo noi l’area ideale per la sua possibile ubicazione è quella di Chiaruccia, per cui siamo disposti a sostenerla in ogni sede congelando l’ultimatum imposto senza nessuna reale necessità”.
Sinistra Unita Fano