La pagella arriva anche per il Carnevale di Fano: presentata l’indagine di Sigma Consulting

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FANO – Un Carnevale in ottima salute e moltiplicatore di ricchezza per il territorio: è questa la fotografia emersa dall’indagine “Opinioni, caratteristiche e comportamenti del pubblico del Carnevale di Fano 2015” presentata lunedì dall’Ente Carnevalesca. Lo studio è stato condotto da Sigma Consulting, società pesarese di analisi di mercato, che ha intervistato oltre 1.000 visitatori nelle tre domeniche dell’ultima edizione.
“L’indagine è nata dalla volontà – sottolinea il Presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini – di avere a disposizione dei dati aggiornati e scientificamente affidabili, senza più basarsi soltanto sulle percezioni”. Dati che, in non pochi casi, hanno riservato belle sorprese.

“Se infatti – fanno sapere dalla Carnevalesca – rispetto al campione il pubblico di spettatori si divide quasi equamente fra residenti e turisti, chi viene al Carnevale di Fano lo fa per ammirare i suoi carri allegorici, prima fonte d’attrazione. Lo studio evidenzia come questi capolavori di cartapesta, nati dalle mani degli artigiani locali, siano veri “motori emozionali” per la gente del posto e per coloro che visitano Fano per la prima volta. Addirittura superano le aspettative, aggiudicandosi un punteggio di 4,56 su una scala crescente da 0 a 5 (segue a stretto giro l’atmosfera gioiosa, poi i corsi mascherati e il Getto).
Ed ecco la prima notizia: il Carnevale di Fano appassiona tanto il suo pubblico che la stragrande maggioranza (81%) è sicura di tornare per la prossima edizione.
Ma ancor più importante è ciò che questo giudizio comporta in termini concreti sull’economia del territorio. Perché l’impatto economico del Carnevale sfiora i 2 milioni di euro (1 milione speso solo dai turisti), di cui la gran parte (il 71%) ricade direttamente sul comune di Fano. Significa che ogni singolo euro investito nel Carnevale ne produce quasi 5 (precisamente 4,9). Fra i turisti (con le regioni di Lombardia, Veneto e Lazio in testa) il 75% soggiorna in città per una media di 2 notti”.

È netta la soddisfazione del Sindaco Massimo Seri, che sottolinea “il Carnevale ha tutte le credenziali per essere una delle iniziative su cui Fano deve continuare a puntare”. E aggiunge: “occorre rafforzare la strategia di comunicazione e valorizzare alleanze fruttuose, che possano supportare la manifestazione”. “Il Carnevale di Fano, il più antico d’Italia, è una delle tradizioni più radicate nella memoria collettiva della città ed è l’esempio virtuoso di una Cultura che genera Turismo – chiosa Stefano Marchegiani, Vicesindaco e Assessore con delega a Cultura, Turismo, Eventi e Manifestazioni – Senza dimenticare che è una risorsa fondamentale nell’obiettivo di destagionalizzare i flussi sul territorio e attirare visitatori anche in stagioni diverse da quella estiva”.
“Questo è l’anno zero” conclude Luciano Cecchini “grazie a questo studio, d’ora in avanti possiamo avere chiari termini di paragone per verificare anche le prossime edizioni. Siamo senz’altro soddisfatti dei risultati ottenuti: il Carnevale di Fano piace, e tanto, per l’organizzazione della manifestazione, la bellezza dei suoi carri e l’atmosfera di allegria che, anche grazie al Getto, lo distingue e lo rende speciale rispetto agli altri carnevali italiani”.

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