Iniziato oggi l’anno scolastico per gli studenti del “Nolfi” e “Nolfi ex Carducci” di Fano

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FANO – E’ iniziato ufficialmente oggi a Fano, nel consueto clima di eccitazione da primo giorno di scuola, l’anno scolastico per i 677 studenti del “Nolfi” e “Nolfi ex Carducci” (oltre ai 120 docenti e personale Ata), dopo i lavori di somma urgenza sul “Nolfi” (240mila euro stanziati dalla Provincia) e gli interventi sugli altri edifici (Polo 3, scuola media Gandiglio e Palazzo Marcolini ex sede Apolloni) per ricavare aule e spazi per gli studenti. Un’unione di forze e competenze ribadita nel saluto agli studenti da parte del dirigente scolastico Samuele Giombi, del vice presidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi, del sindaco Massimo Seri, della vice presidente della Provincia Chiara Panicali, della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Marcella Tinazzi, presente anche il dirigente del Servizio edilizia scolastica della Provincia Maurizio Bartoli che ha seguito passo passo, insieme ai suoi tecnici, l’andamento dei lavori per consentire, sia a Fano che ad Urbino, l’avvio delle lezioni nelle scadenze prefissate. Ad Urbino, dove l’anno scolastico è iniziato ufficialmente il 23 settembre, si è completato stamattina, con l’ingresso degli studenti dell’indirizzo classico nella struttura di Castel Cavallino ed il saluto del sindaco Maurizio Gambini, l’insediamento nelle sedi destinate (Collegio Raffaello, Collegi universitari e Casa della Poesia), che nei prossimi giorni verranno visitate dallo stesso sindaco insieme alle altre autorità.
Il dirigente scolastico del “Nolfi” e “Nolfi ex Carducci” Samuele Giombi, dopo aver ricordato come le classi V si siano già incontrate in questo periodo con lezioni vere e proprie e le restanti classi con opportunità didattiche messe in campo in attesa dell’inizio ufficiale dell’anno scolastico, ha evidenziato come la scuola comporti “un incontro di due diritti e due doveri”. Ha poi aggiunto: “Il vostro primo grande diritto è quello di apprendere, che è collegato al dovere di studiare, senza il quale non potrebbe attecchire nessun apprendimento. Altro importante diritto è quello di essere rispettati come persone e come studenti, ma al tempo stesso avete il dovere di rispettare le persone ed i beni della scuola, pagati con i soldi dei cittadini”. Ha poi aggiunto: “Cominciamo quest’anno in modo eccezionale, ma di fronte alle difficoltà ci si può abbattere o rimboccarsi le maniche e lavorare insieme, sono stati fatti quasi miracoli per entrare oggi in questa sede e ringrazio la Provincia, in particolare l’architetto Bartoli che ha diretto i lavori, e tutte le altre istituzioni scese in campo”. Da parte sua, il vice presidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi, nel portare il saluto del presidente della Regione Luca Ceriscioli, ha sottolineato come la scuola rappresenti il luogo primario dove si forma la costruzione di quei valori fondamentali per una cittadinanza attiva. “Le Istituzioni si sono trovate compatte nella gestione dell’emergenza al pari degli studenti, subito pronti ad affrontare il nuovo anno scolastico, entusiasti di iniziare una nuova sfida, consapevoli di quanto la scuola sia importante per realizzarsi e costruire il proprio futuro. Nell’esercitare il loro diritto allo studio, è altrettanto importante per i giovani assumersi la responsabilità dei propri doveri nel rispetto di sé stessi e del mondo che abitano. Il pianeta non è il nostro, abbiamo il dovere di lasciarlo intatto per coloro che verranno dopo di noi, altrimenti non avranno un posto in cui vivere”.
Il sindaco di Fano Massimo Seri ha collegato ai diritti/doveri evidenziati da Giombi anche il senso di responsabilità e lo spirito di servizio che deve avere chi ricopre un ruolo all’interno della collettività, sia esso un sindaco, un dirigente scolastico, un insegnante. “Tutti ci siamo trovati in una situazione di emergenza, ma prima ancora c’è stato un senso di responsabilità, rappresentato dai controlli fatti fare dalla Provincia. Saputo l’esito non abbiamo aspettato un minuto, ci siamo riuniti attorno ad un tavolo per affrontare la situazione”.
“Tutti i presenti – ha detto la vice presidente della Provincia Chiara Panicali – hanno aiutato l’amministrazione provinciale a fare gruppo e li ringrazio di cuore. Questa emergenza ha creato un cambiamento, che come tutti i cambiamenti della vita bisogna saper vivere e gestire e noi lo abbiamo affrontato in maniera positiva cercando soluzioni. Altra parola chiave è stata ‘aiuto’, perché tutti noi abbiamo lavorato insieme per consentire l’esercizio del vostro diritto allo studio e continueremo a lavorare insieme fino a quando non saranno risolti definitivamente tutti i problemi. Abbiate sete di apprendere, di confrontarvi, tra voi e con i vostri docenti, impegnatevi e non abbiate paura di niente, perché la paura deriva solo dalla mancata conoscenza”.
“L’anno scolastico inizia con due settimane di ritardo per cause che non possiamo governare noi – ha sottolineato la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Marcella Tinazzi – ma che ci consentiranno di entrare in luoghi più sicuri per tutti i nostri ragazzi. Non è la prima volta che succede, accadde qualche anno fa per l’alberghiero di Pesaro ed ora anche per il “Raffaello” di Urbino, facciamo sì che ciò che sembra un problema possa diventare un’opportunità. Questa scuola ‘diffusa’ si è rivelata anche in passato un’opportunità per gli studenti”.
Tutti gli studenti sono stati poi indirizzati, insieme ai rispettivi docenti, nelle classi a loro destinate, scelte con l’obiettivo di non separare i vari indirizzi.

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