Imbrattarono mura romane a Fano: denunciati quattro giovani vandali

1
79

FANO – Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Fano, unitamente al personale del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona e della Polizia Locale di Fano hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro quattro giovani, ritenuti responsabili dell’imbrattamento, avvenuto il 5 agosto scorso, mediante vernice spray, di un tratto di circa 5 metri delle mura romane Augustee di Fano, di proprietà del Comune di Fano, costituenti bene culturale sottoposto a tutela di rilevante interesse archeologico. 

Le indagini condotte congiuntamente da tutti e tre i reparti, sono partite il 5 agosto, a seguito della segnalazione da parte di un privato cittadino che ha comunicato alle forze di polizia l’avvenuto danneggiamento delle mura.

E’ stato quindi effettuato un immediato sopralluogo sul posto unitamente a personale della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Province di Ancona e Pesaro-Urbino che, pur riservandosi di quantificare il danno – essendo necessario un successivo sopralluogo con i restauratori, tenuto conto dell’estensione delle scritte e dei disegni – riferiva che fosse da ritenersi di rilevante entità. 

Il personale operante ha proceduto da subito all’estrapolazione e alla visione delle immagini di impianti di videosorveglianza pubblici e privati presenti nella zona, accertando che a compiere il gesto erano stati quattro giovani, ripresi mentre sopraggiungevano sul luogo e subito dopo imbrattavano le mura con vernice spray di colore arancione.

La successiva identificazione degli autori è stata un’operazione complessa – trattandosi di soggetti senza una fissa dimora – ma che tuttavia portava a un esito favorevole, anche grazie all’approfondita conoscenza del territorio da parte degli uffici operanti.

I quattro giovani risponderanno del delitto, recentemente introdotto nel codice penale, di deterioramento aggravato di bene culturale sottoposto a tutela, di rilevante interesse archeologico.

Nel frattempo, sono state avviate le procedure presso la competente Soprintendenza di Ancona e Pesaro-Urbino finalizzate alla tempestiva rimozione del danno. 

Si è trattato di un’operazione che ha dimostrato, ancora una volta, l’elevata professionalità, la conoscenza del territorio e l’alto grado di specializzazione di tutte le figure intervenute, qualità che hanno consentito una rapida risoluzione della vicenda, anche nei suoi aspetti legati al totale ripristino del bene sottoposto a tutela.  

 

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here