Gli studenti del Volta di Fano scendono in campo con i migranti di Casa Freedom

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FANO – È a “Casa Freedom”, Fosso Sejore (Fano), che nella mattina del 4 marzo si è disputato l’incontro di calcio tra i beneficiari del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), del servizio di prima accoglienza e gli studenti della classe 5° A dell’istituto professionale “Volta” di Fano. Una partita di calcio nata all’interno del laboratorio ‘Cittadini si diventa, incontro con il rifugiato’ del progetto ‘Interculturalmente’. “L’obiettivo di questa giornata è stato più che raggiunto – spiega la mediatrice culturale Eleonore Ferri, con Stefania Pensalfini assistente sociale Sprar della cooperativa Labirinto – e lo si può notare da un fatto molto semplice, ma emblematico: si sono scambiati i numeri di telefono”. Una partita disputata ad armi pari, che ha visto inizialmente un netto vantaggio degli studenti di ben due punti, con un parziale nel primo tempo di 4-2, ma è stato un vero e proprio colpo di reni dei beneficiari di ‘Casa Freedom’ a ribaltare il risultato portandolo ad un pareggio. Uno sforzo vano che non ha fermato la squadra degli studenti, la quale ha vinto il match di “Casa Freedom” con il risultato di 5-4. Oltre al clima agonistico, ma al tempo stesso rispettoso e giocoso, il fattore dell’interculturalità ha avuto la meglio, dopo che nella classica stretta di mano finale tra gli sfidanti, uno degli studenti ha promesso di regalare a breve i suoi guantoni da portiere. “Il percorso è nato ben prima di questo match di calcio, – sottolineano le organizzatrici – e presupponeva l’incontro e scambio interculturale, rivolto in particolar modo ai giovani studenti delle scuole superiori e ai beneficiari delle strutture Sprar e di prima accoglienza gestite dalla cooperativa Labirinto. Il fine principale è stato quello di promuovere un abbattimento delle barriere costituite perlopiù da preconcetti”. Infatti, grazie alla vittoria del bando da parte della onlus “Reciproca”, emesso dal centro servizi per il volontariato Marche (Csv), i mediatori Giulia Mazza, Lorenzo Guccini, Eleonore Ferri con il sostegno di Stefania Pensalfini hanno dato il via al laboratorio “Cittadini si diventa, incontro con il rifugiato”. “Fino ad oggi – racconta l’assistente Pensalfini – ci siamo concentrati sulla preparazione di questo incontro, soprattutto all’interno delle classi dell’istituto Volta di Fano. Nella prima fase sono venuti a raccontarsi i due beneficiari Musa e Kabba, i veri pionieri del progetto, i quali hanno instaurato sin da subito un’ottima relazione con gli studenti. Anche l’età anagrafica – continua -, molto vicina a quella degli studenti, è stata di notevole aiuto”. Tra le partecipanti al progetto e al torneo di calcio ci sono state anche le professoresse Antonella Mirante e Giovanna Magini, che immerse nel calore della tifoseria, hanno dichiarato di voler proseguire con l’esperienza. Una richiesta non difficile da esaudire, poiché è già previsto per l’immediato futuro un pranzo etnico, oltre che, ovviamente, un nuovo torneo di calcio nella bella stagione. Una convivialità che lascerà inevitabilmente aperto uno spiraglio su un futuro fatto di incontri e sempre meno scontri interculturali e generazionali.

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