Firmato un “Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca”

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PESARO – Nella giornata odierna è stato sottoscritto dal Prefetto di Pesaro e Urbino Dott. Luigi Pizzi, dal rappresentante delegato alla sicurezza dell’Associazione Bancaria Italiana Dott.Marco Iaconis e dai rappresentanti degli istituti bancari di questa provincia, alla presenza dei Vertici provinciali delle Forze di polizia, un nuovo aggiornato “Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca” nel quale vengono recepiti, per una attuazione a livello territoriale locale, i contenuti previsti nell’Accordo quadro nazionale sottoscritto il 12 novembre 2015 tra il Ministero dell’Interno-Dipartimento della P.S. e l’ABI.

Nell’introdurre la firma del protocollo, il Prefetto Pizzi ha ribadito l’importanza di tale strumento che, inserendosi in una linea di continuità con i precedenti protocolli, oltre ad introdurre nuovi elementi, conferma la validità della collaborazione tra banche, Prefettura e Forze dell’ordine, quale elemento vincente ai fini del contrasto alle rapine e alle altre azioni criminose in danno degli Istituti di credito.
Il protocollo, infatti, oltre a confermare la previsione di un insieme di impegni reciproci volti a sviluppare la sinergia tra Prefettura, Forze dell’ordine e sistema bancario nell’attività di prevenzione, contiene un’ulteriore implementazione delle misure già esistenti con l’obiettivo di rispondere in maniera sempre più funzionale alle esigenze di sicurezza. E’ previsto l’impegno per le banche ad utilizzare strumenti di analisi territoriale per determinare le aree a maggior rischio (es. GeoCrime Analyst). Le dipendenze bancarie sono state dotate di vari e aggiornati dispositivi di sicurezza, tra cui “le procedure comportamentali codificate per operare in sicurezza”, in modo da rendere sempre più efficiente l’azione di prevenzione dell’attività criminosa
Inoltre, nella lista delle misure di sicurezza di cui le banche possono dotarsi per contrastare i furti agli ATM figurano i dispositivi passivi per prevenire sia l’asportazione meccanica degli apparati Bancomat sia il danneggiamento anche attraverso mezzi esplosivi.
Per aumentare la deterrenza delle misure di sicurezza le banche devono poi adottare, ove ritenuto necessario, strumenti di comunicazione (vetrofanie o similari) che pubblicizzino alcune delle soluzioni di sicurezza presenti nelle proprie dipendenze.
A fronte degli impegni delle banche, il protocollo conferma il costante contatto, tra i referenti bancari e quelli delle Forze di polizia, per favorire il miglioramento e la costante messa a punto dei sistemi di sicurezza antirapina. A tal riguardo le Forze dell’ordine continueranno a programmare assidue verifiche, specie negli sportelli “storicamente” più a rischio al fine di verificare l’efficacia delle misure di sicurezza adottate e fornire indicazioni per la loro messa a punto o il loro eventuale potenziamento. La Prefettura eserciterà inoltre il suo ruolo di raccordo con l’ABI e di monitoraggio per l’attuazione delle forme di prevenzione del fenomeno, nonché di impulso al verificarsi di situazioni di particolare allarme .

Il Dott. Iaconis dell’A.B.I. ha evidenziato che l’adozione di tali protocolli a livello nazionale ha fatto crescere e radicare una cultura condivisa della prevenzione, una costante attenzione verso un affinamento delle tecniche di prevenzione e contrasto e una maggiore capacità degli stessi dipendenti bancari di affrontare e gestire l’evento rapina in modo consapevole. A ciò ha anche contribuito il centro di ricerca A.B.I. sulla sicurezza anticrimine (OSSIF) che ha creato una community sui temi della sicurezza, formata oltre che da banche e Forze dell’ordine, anche da università e aziende produttrici di dispositivi di sicurezza.

La Prefettura, nell’ambito della sua funzione di coordinamento, continuerà a seguire l’attuazione del protocollo e l’andamento del fenomeno rapine e degli altri fenomeni criminosi in danno degli Istituti bancari, che saranno oggetto di mirati incontri volti a valutare i risultati conseguiti.

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