Ecco le 28 sagre d’Italia con il marchio di qualità dell’Unione delle Pro Loco

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ROMA – Sono 28 gli eventi organizzati dalle Pro Loco ad aver ottenuto il riconoscimento “Sagra di qualità”, dodici le regioni complessivamente interessate. La certificazione è rilasciata dall’Unione Nazionale Pro Loco (Unpli) e identifica le manifestazioni che promuovono prodotti tipici storicamente legati al territorio, rappresentative della storia e della tradizione e che puntano alla promozione e creazione di sinergie con le attività economiche locali.

Il marchio è stato attribuito al termine di un iter documentale e di rigorose verifiche sul campo e sarà assegnato nel corso della cerimonia, organizzata dall’Unpli, che si svolgerà lunedì 20 gennaio; l’evento si terrà al Senato (Sala Koch, palazzo Madama), su iniziativa del Sen. Antonio De Poli, a partire dalle ore 10.30.

“Attraverso la sapiente valorizzazione dei prodotti tipici – commenta il presidente dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia Antonino La Spina – le sagre rappresentano anche una importante porta d’ingresso per scoprire i territori. In un momento in cui questo fenomeno è in costante crescita e nel quale non mancano le speculazioni, il marchio “Sagra di qualità” punta a identificare e certificare quegli eventi che hanno uno stretto legame con i territori e le produzioni locali”. “La “Sagra di qualità” evidenzia l’attenzione dell’Unpli anche nel settore eno-gastronomico che per il tramite dei prodotti locali spesso conduce al rilancio delle tradizioni locali” aggiunge Sebastiano Sechi responsabile del dipartimento “Sagra di qualità” dell’Unpli.

Nel dettaglio l’istituzione del marchio punta alla valorizzazione dei prodotti tipici (Doc, Dop, o inseriti nelle banche dati dei prodotti agroalimentari tradizionali regionali) e alla promozione del cibo e dei piatti tipici della cucina tradizionale e contadina. Attività che è stata riconosciuta anche dal protocollo siglato dall’Unpli con il ministero delle Politiche agricole; al centro dell’azione dell’Unione Pro Loco i prodotti tipici dei territori ed anche la tutela della cultura, del folklore, delle tradizioni, del turismo e dell’economia del territorio.

L’elenco delle sagre premiate. Abruzzo. “Mostra Regionale Dei Vini Tipici”, Pro Loco Montepagano (TE); “Sagra degli gnocchi”, Pro Loco Civita di Oricola (AQ); “Sagra della Porchetta Italica di Campli”, Pro Loco “Città di Campli” (TE); “Revival Uva E Vino Montonico”, Pro Loco “L. Panzone” Bisenti (TE). Campania. “Baccanalia”, Pro Loco San Gregorio Magno (SA); “Sagra Della Braciola”, Pro Loco Roiella (SA); “10° Festival Del Carciofo Bianco”, Pro Loco Auleta (SA); “Zenzigusto”, Sagra dello Zenzifero di Quaglieta, Pro Loco Aquae Electae di Quaglieta (AV). Emilia-Romagna. “Sagra della Cotoletta Mirabellese”, Pro Loco Mirabello (FE). Friuli-Venezia Giulia. “83° Festa Degli Asparagi”, Pro Loco Taiagnacco (UD); “Sagra del Vino”, Pro Loco Casarsa della Delizia (PN); “Sagre di Vilegnoie”, Pro Loco Vilegnoie (UD); “87° Fiera Regionale Dei Vini”, Pro Loco Buri (UD). Lazio. “Sagra delle Lenticchie Di Rascino”, Pro Loco Fiamignano (RI); “Festival della cipolla rossa di Calabria”, Pro Loco Campora S.G. (CS). Lombardia. “Sagra del Marubino”, Pro Loco Casteldidone; “Sagra della Mela e dell’uva”, Pro Loco Villa Di Tirano (SO); “Sagra Del Casoncello Proloco Castro (BG)”. Marche. “Sagra del carciofo di Montelupone”, Pro Loco Montelupone (MC). Sardegna. “32° Sagra Del Carciofo”, Pro Loco Samassi (SU); “Sagra del Pesce”, Pro Loco Golfo Aranci (SS); “Sa Fest’e Sa binnenna”, Pro Loco Monserrato (CA). Sicilia. “Festa del mare”, Pro Loco Furci Siculo (ME). Toscana. “Sagra del Panigaccio di Podenzana”, Pro Loco Podenzana (MS). Val D’Aosta. “Festa dell’uva”, Pro Loco Chambaie (AO). Veneto. “Sagra dei Bisi”, Pro Loco Colognola ai Colli (VR); “Festa Del Mandorlato”, Pro Loco Cologna Veneta (VR).

Fra i requisiti necessari all’attribuzione del riconoscimento “Sagra di qualità”, la promozione degli operatori locali del settore eno-gastronomico e turistico (quali produttori, ristoratori, artigiani, albergatori) come attività economiche correlate alla cultura del cibo, la storicità di almeno 5 anni; inoltre, la richiesta di valutazione deve essere inviata almeno 180 giorni prima dell’evento, cui seguono, come anticipato, un’analisi della documentazione e una verifica sul campo.

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