Attività economiche inesistenti: chiesta la chiusura di 41 partite IVA

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PESARO URBINO – I finanzieri del Comando Provinciale di Pesaro, nellambito di una intensificazione dei controlli  di polizia economico-finanziaria volta a rafforzare il presidio di contrasto ai fenomeni di evasione,  hanno individuato, nei primi tre mesi del 2024, 41 attività economiche per le quali è stata avanzata allAgenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Pesaro e Urbino la richiesta di chiusura delle relative partite IVA, in quanto non attive. 

L’attenzione dei Finanzieri di Pesaro è stata principalmente rivolta al settore del  tessile/abbigliamento al fine di tutelare gli operatori economici operanti nell’omonimo distretto  industriale da fenomeni illeciti posti in essere con il sistema fraudolento c.d. “apri e chiudi”. 

Gli approfondimenti sono stati eseguiti dalle Fiamme Gialle della Provincia di Pesaro e Urbino  che, con l’esecuzione di specifici interventi di natura fiscale nonché attraverso accertamenti di  polizia economico-finanziaria (sopralluoghi presso le sedi legali ed i luoghi di esercizio dichiarati,  incrocio delle informazioni contenute nelle banche dati in uso al Corpo e la fatturazione  elettronica), hanno individuato una serie di partite IVA riconducibili a imprese “inattive” o “dormienti”. 

Pertanto, allesito degli accertamenti svolti, essendo stata constatata l’inesistenza di qualsiasi  attività economica nelle ultime annualità e in alcuni casi anche l’irreperibilità del titolare  dell’attività economica, sono state avanzate apposite istanze allAgenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Pesaro e Urbino al fine di avviare la procedura dufficio di chiusura delle partite IVA a rischio, ai sensi dellart. 35, comma 15-bis e 15-bis.1 del DPR 26 ottobre 1972, n.  633. 

I controlli effettuati rappresentano unazione di prevenzione allevasione e alle frodi fiscali: il  servizio, infatti, è finalizzato a scongiurare il potenziale utilizzo di partite IVA inattiveper finalità  illecite, quali l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, il trasferimento di proventi all’estero  e/o il mancato pagamento di imposte e contributi.  

Le attività poste in essere dalle Fiamme Gialle pesaresi testimoniano ulteriormente il ruolo della  Guardia di Finanza quale forza di polizia economico-finanziaria a competenza generale  stabilmente impegnata nel contrasto ad ogni forma di illegalità a tutela della collettività, non solo  sul piano repressivo, ma anche su quello della prevenzione.

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