Suicidio nel carcere di Fossombrone: Il garante dei detenuti scrive al Ministro Orlando

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FOSSOMBRONE – Il Garante dei diritti dei detenuti delle Marche Italo Tanoni ha inviato oggi una lettera al Ministro della Giustizia Andrea Orlando nella quale chiede di “assumere tutti i provvedimenti e le misure di tutela necessari per porre fine a una situazione di degrado che appartiene non solo al carcere di Fossombrone, ma anche ad altre realtà delle Marche”. L’appello dell’Ombudsman segue al suicidio di un detenuto avvenuto nel carcere di Fossombrone (PU) venerdì scorso. “Due suicidi nell’arco di poche settimane e un episodio di tentato incendio in una delle celle, con l’intervento della polizia penitenziaria e dei vigili del fuoco che ha scongiurato il peggio” – scrive Tanoni nella lettera. “Il supercarcere di Fossombrone – prosegue – è stato in precedenza oggetto di una mia personale e dettagliata denuncia”. Le criticità e i problemi di questa struttura erano stati segnalati al Guardasigilli in una comunicazione dello scorso 10 ottobre, alla quale era stato allegato un esposto firmato dai reclusi. “Nell’appello e nella richiesta di intervento sottoscritta da oltre cento detenuti, venivano denunciate situazioni a cui dovevano essere date adeguate risposte. Gli esiti di quel grido di allarme lanciato alle nostre autorità sono sotto gli occhi di tutti”. La casa di reclusione di Fossombrone, costruita alla fine dell ‘800 e classificata di “massima sicurezza”, ospita mediamente 170 detenuti. Al suo interno ci sono ristretti “fine pena mai” in alta sorveglianza e ristretti comuni, condannati per delitti gravi contro la persona e il patrimonio. Nella lettera, che sarà trasmessa per conoscenza anche ai vertici nazionali del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, l’Ombudsman sollecita interventi “anche in altre realtà penitenziarie delle Marche, come Fermo e Camerino, in cui i detenuti sono relegati in strutture del tutto fatiscenti”.

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