Santorelli e Garbatini: “Una Notte Rosa pallido”

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FANO – “Venerdì scorso anche Fano ha proposto ai suoi cittadini e turisti la Notte Rosa. A differenza, però, delle altre città della Riviera Adriatica, la notte rosa fanese è un pò sembrata, come dire, palliduccia, un pò “de noantri”. Come ben evidenziato dai giornali, il centro storico non si è messo proprio a festa presentandosi nella sua veste meno nobile, offrendo, salvo poche eccezioni, diversi spazi bui e poco allestiti, bei sacconi dell’immondizia in bella vista e poche attrattive. Tutto questo a causa del mancato lavoro di coordinamento dell’amministrazione comunale con i commercianti e i comitati. Al lido, invece, si sono dati appuntamento la maggior parte dei giovani della città attratti dalle proposte degli esercenti, uniche nel programma. Infatti nonostante la manifestazione fosse stata pubblicizzata in tutta la Nazione e su parecchi quotidiani importanti già da molto tempo, l’affluenza è stata pari a quella di un sabato sera normale grazie alla poca offerta data dalla mancanza di investimento da parte del comune di Fano. Solo il grande lavoro dei commercianti e degli esercenti con risorse proprie ha fatto in modo che non sia stata una debacle. Noi in sede di bilancio avevamo proposto di dirottare i fondi dell’aumento, 30.000,00 euro, dedicato ad un unica manifestazione, ovvero il Fano Jazz, per arricchire la notte rosa e il programma degli eventi per centro, lido e Sassonia. La giunta non ha accettato e Fano ha perso un’occasione per mettere in vetrina una organizzazione veramente all’altezza della situazione, per offrire di se una visione appetibile per tutti coloro che volessero recarsi nella nostra città per passare una vacanza o anche solo una serata divertente. Purtroppo non si è capito che, proprio perchè ci si confrontava con le altre città della riviera, si sarebbe dovuto provare a competere con loro almeno sul piano dell’offerta e non accontentarsi semplicemente di apparire assieme sul cartellone. Nessun incidente di rilievo si urla ai quattro venti, e questo naturalmente è un bene, anche se difficilmente se non si gioca ci si sporca! Si dice spesso,con un pò di puzza sotto il naso mista a rassegnazione, “noi non siamo Rimini e Riccione!”, ma neanche Pesaro, Cattolica e tanto meno Senigallia! Forse sarebbe stato bello fare un gemellaggio anche culturale in vista di una manifestazione come questa, con qualche località storica dell’entroterra per coinvolgere tutta la vallata del Metauro e chi più ne ha più ne metta. Fano sembra come Crisantemi che voleva giocare nella Marchigiana ma non lo facevano mai entrare! Che questa Waterloo dell’immagine serva da lezione all’amministrazione comunale per il prossimo anno, sempre che ancora ci vogliano nel gruppo delle teste di serie delle città turistiche”.

Alberto Santorelli
Aramis Garbatini

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