Ricci: «Sindaco a tempo pieno, lascio Provincia in buone mani»

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PESARO – Matteo Ricci rinuncia alla possibilità di diventare commissario della Provincia. Nella mattina la comunicazione della decisione in via Gramsci: «Il 61 per cento dei pesaresi mi ha votato per fare il sindaco. Mi devo concentrare al 100 per cento su questa nuova sfida, molto impegnativa, per corrispondere al mandato degli elettori. Voglio continuare a fare della velocità e del dinamismo un elemento caratterizzante della nuova giunta».

Pesaro e Anci. La motivazione si aggiunge a un altro dato: «Nei giorni scorsi, il presidente dell’Anci Piero Fassino mi ha nominato nella Conferenza Stato-Città. Sarò quindi tra i sindaci che dovranno gestire la trattativa con il governo su tutti i temi più importanti che riguardano gli enti locali. Lo stesso sindaco di Torino mi ha annunciato poi un ulteriore mio coinvolgimento dentro l’Anci nazionale». Così, osserva Ricci, la decisione è maturata considerando «l’impegno gravoso in Comune e l’ulteriore incarico nei Comuni italiani, unito al ruolo politico nazionale (vicepresidente Pd, ndr). Somma di responsabilità che non mi consente di continuare a fare anche il commissario della Provincia. Chi fa troppe cose, rischia di farle male».

Transizione Galuzzi. Sul futuro dell’ente di via Gramsci: «Lascio la Provincia in buone mani. Dal 25 giugno mi subentrerà Massimo Galuzzi (nominato vicepresidente da Ricci nelle settimane scorse, ndr)». Lo stesso Galuzzi sarà nominato commissario dal prefetto. «Galuzzi – continua il sindaco – garantisce continuità politica e amministrativa. Conosce bene tutte le questioni. Nei prossimi giorni (entro il 30 giugno, ndr), come annunciato dal direttore Marco Domenicucci, approverà il bilancio consuntivo. Che non solo è a posto, ma grazie al lavoro fatto negli ultimi mesi presenterà un avanzo di amministrazione pari a circa 3 milioni. Cifra sicuramente utile per impostare il bilancio di previsione 2014». Garantisce: «Continuerò a seguire le vicende della trasformazione dell’ente Provincia e l’applicazione della riforma sia attraverso il nuovo ruolo che l’Anci mi ha conferito, sia soprattutto come sindaco della città capoluogo. Perché deve mantenere una visione provinciale dei problemi. E non può, in un momento come questo, fermare lo sguardo a Chiusa di Ginestreto». Chiude così la sua era in via Gramsci: «Ringrazio la giunta e la maggioranza. In questi anni sono state straordinarie. Sono grato al consiglio provinciale e a tutti i dipendenti con i quali ho avuto l’onore di lavorare. Persone che hanno a cuore la pubblica amministrazione e che hanno dovuto gestire anni difficili. Sicuramente hanno le competenze e la qualità per affrontare questa nuova fase».

Francesco Nonni

Ufficio Stampa

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