Oliv-Get, convegno di chiusura: innovazione e sostenibilità per l’olivicoltura di Cartoceto

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VALLEFOGLIA -Venerdì 22 marzo, a partire dalle ore 9, presso l’Hotel Blu Arena di Vallefoglia si terrà il convegno conclusivo del progetto triennale “Valorizzazione delle risorse genetiche dell’olivo e introduzione di nuove tecniche a basso impatto ambientale nell’areale della DOP Cartoceto”, noto anche con l’acronimo di Oliv-Get.

 

L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’ente capofila, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione dell’Olio Extravergine d’Oliva DOP Cartoceto, i Comuni di Cartoceto e Vallefoglia, il Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche (D3A), il Centro di ricerca e servizi “Smart Farming” (SFARM – UNIVPM), Agronica group SRL, la Società Agricola “Il Conventino di Monteciccardo” Sas di Marcantoni Mattia, la Società agricola “Luvia” di Perugini Lorena & C. s.s., la Soc. Agr. “LA.CRI.MA Verde” s.s., il “Frantoio della Rocca” di Beltrami & C. s.n.c., l’Azienda Agraria dell’IT Agrario Cecchi, Investment & service, e l’Istituto di Istruzione Superiore “A. Cecchi”, ha puntato al potenziamento della produzione olivicola collinare, con particolare riferimento all’area DOP di Cartoceto.

 

«Il progetto – evidenzia il Consorzio DOP Cartoceto – ha promosso innovazioni per migliorare la qualità e la sostenibilità della produzione olivicola nella DOP Cartoceto, passaggio fondamentale per concentrare l’attenzione sui giovani e sul futuro dell’olivicoltura. Integrando con successo nuove tecnologie e pratiche agricole tradizionali, il progetto ha dimostrato l’eccellenza sia nella produzione che nella sostenibilità ambientale».

 

Il convegno, aperto a operatori del settore e appassionati dell’olio extravergine di oliva di alta qualità, fornirà un’opportunità per fare il punto sulle innovazioni introdotte durante il progetto e condividere le migliori pratiche emerse.

 

«Forte è il nostro interesse a voler promuovere politiche volte alla preservazione dell’identità territoriale, alla valorizzazione della tradizionale vocazione agroalimentare e alla sostenibilità delle aziende agricole, incentivando anche il turismo esperienziale legato all’olio. In tal senso il progetto Oliv-Get – dichiara Enrico Rossi, Sindaco di Cartoceto – ha sicuramente rappresentato un’importante occasione nella quale la sinergia tra istituzioni, università, istituti di ricerca e realtà del settore olivicolo, ha aperto nuove strade per l’innovazione e la sostenibilità ambientale ed economica. In modo particolare ha offerto la possibilità di apportare nuove tecniche, raccordare l’olivicoltura con il mondo formativo e approfondire con approccio scientifico elementi strumentali alla diffusione delle migliori cultivar. Il convegno conclusivo ci dà l’opportunità di riflettere sui risultati ottenuti e consolidare l’impegno per salvaguardare il patrimonio genetico dell’olivo e potenziare la piantumazione anche ai fini dell’allargamento dell’attuale Areale della Dop Cartoceto».

 

Il progetto Oliv-get mira a potenziare la produzione olivicola dell’area di Cartoceto DOP. Si propone di introdurre innovazioni per aumentare la resamigliorare la qualità e promuovere la sostenibilità ecologica ed economica. Il progetto si concentra sulla propagazione certificata della cultivar Raggiola, adattata alle condizioni locali ma attualmente priva di materiale genetico certificato. Saranno supportati impianti razionali e soluzioni a più alta densità, con l’implementazione di strumenti di rilevamento georeferenziati per aiutare gli agricoltori nelle decisioni. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale ed economico della colturamassimizzando l’efficacia dell’intervento. Il supporto tecnologico migliorerà la qualità dell’olio e l’analisi della sua qualità verrà utilizzata per migliorare la catena di produzione. Il progetto prevede anche la formazione di professionisti per promuovere le innovazioni e garantire il ricambio generazionale nell’ambito dell’olivicoltura.

 

«Il progetto ha rappresentato un’importante opportunità per potenziare la produzione olivicola collinare, della DOP Cartoceto – sottolinea il Sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli – Il contributo del nostro territorio, delle nostre aziende e dei nostri produttori alla ricerca e al progresso dell’olivicoltura, dimostra l’impegno comune verso la qualità e la sostenibilità di questo territorio e dei suoi meravigliosi prodotti».

 

Tra le azioni sviluppate durante il progetto, si evidenzia il lavoro svolto dal Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche nella selezione e certificazione delle piante di olivo della varietà raggiola, con l’obiettivo di preservare il patrimonio genetico.

Inoltre, sono state implementate tecniche per razionalizzare la produzione negli impianti esistenti, ottimizzando l’uso dell’acqua e migliorando la gestione degli alberi, con conseguenti benefici sulla resa e sulla qualità dell’olio.

Un altro punto focale è stato ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare le produzioni attraverso pratiche agronomiche differenziate e interventi mirati di concimazione razionale, migliorando la fertilità del suolo e aumentando la produttività degli oliveti.

Inoltre, è stato implementato un sistema di Agricoltura 4.0 da Agronica group SRL, che fornisce agli agricoltori informazioni basate su sistemi di supporto alle decisioni per una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse.

Infine, il Centro di ricerca e servizi “Smart Farming” ha condotto uno studio sull’evoluzione storica del paesaggio olivicolo del territorio della DOP di Cartoceto, sottolineando l’importanza di conservare e valorizzare l’identità territoriale attraverso l’integrazione degli oliveti con elementi paesaggistici e habitat naturali.

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