Marjo: ho visto Igli uccidere Ismaele ma ero lontano – VIDEO

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URBINO – Marjo Mema, il diciannovenne albanese finto in carcere con l’accusa di omicidio premeditato in concorso per la morte di Ismaele Lulli, ha visto Igli Meta, il ventenne reo confesso del delitto per gelosia, uccidere il ragazzo con una coltellata al collo. Ma – ha raccontato oggi al pm di Urbino Irene Lilliu – era a distanza di una ventina di metri e non ha potuto fare nulla. Né si aspettava che il chiarimento tra i due, per una breve relazione tra la ragazza di Igli, Ambera, e il diciassettenne italiano Ismaele sfociasse nell’omicidio. Marjo aveva chiesto, tramite il suo legale, l’avv. Umberto Monti di essere sentito dal magistrato: il faccia a faccia, nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro è durato dalle 11:30 fino a oltre le 16. Il diciannovenne ha sostanzialmente confermato quanto aveva detto in altri interrogatori, aggiungendo – secondo quanto riferisce l’avv. Monti – “qualche particolare in più” in un racconto comunque “ampio ed esauriente”.

Come l’avere assistito appunto all’omicidio: Marjio (FOTO) era arrivato in macchina con Igli e Ismaele in località San Martino in Selva Nera, dopo un messaggio di Ambera che gli dava appuntamento alla stazione degli autobus di Sant’Angelo in Vado, dove invece si erano presentati Igli e Marjo. Una volta arrivati sulla sommità del colle dominato da una chiesetta in rovina e da una croce di ferro, Igli ha chiesto a Marjo di lasciarli soli. Il diciannovenne pensava che ci sarebbe stato “un chiarimento, magari un litigio o una scazzottata” per quel flirt con Ambera, che ossessionava Igli. Nel suo racconto Ismaele avrebbe accettato di farsi legare con del nastro adesivo per sottoporsi ad una specie di interrogatorio. Invece Igli si è chiesto a voce alta: “cosa devo fare?”. E poi ha affondato la lama del suo coltello a serramanico nel collo di Ismaele. Marjo ha ammesso di avere partecipato alla pulizia del luogo del delitto, poi di essere andato con Igli a lavarsi nel fiume. Sempre Igli, nel suo racconto, avrebbe inviato come depistaggio un sms alla madre di Ismaele in cui annunciava di volere andare a Milano per cambiare vita, per poi buttare l’Iphone del ragazzo ucciso. Il giorno dopo la scoperta del cadavere erano arrivati i carabinieri per interrogare Marjo e il giovane, secondo il suo legale, avrebbe fatto subito le prime ammissioni.

Un racconto che al momento collima con in vari punti con quando detto da Igli agli inquirenti, in particolare nell’escludere un ruolo attivo di Marjo nell’omicidio. Secondo l’avv. Monti, non ci può essere la premeditazione, contestata dal pm Lilliu, nel caso di Marjo, che appunto non pensava ad una conclusione così sanguinosa. E per lo stesso motivo “anche la concorsualità si può escludere”. Sono invece già uscito dall’inchiesta altri due ragazzi albanesi, che sarebbero stati in macchina con Igli e Marjo prima di far salire Ismaele.

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