Fusione ASET: “Noi Città” ribatte alle accuse dell’opposizione.

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La lista civica Noi Città non è affatto d’accordo su quanto affermato dall’opposizione di centrodestra, circa il processo di fusione che interessa le due Aset.
E’ assolutamente fuorviante e destituito di fondamento che l’attuale amministrazione auspica che la fusione delle due municipalizzate non avvenga, così come non è vero che verranno sperperati denari pubblici.
Se il lavoro svolto dalla precedente giunta di centrodestra risulta parzialmente utilizzabile, è solo a causa delle proprie inefficienze, perché, in questa delicata e complessa partita, a seguito di profonde divisioni culminate nella frantumazione della coalizione “Uniti x Fano”, non ha saputo dare un’impronta efficace e sostenibile all’intero progetto. Non ha coinvolto adeguatamente i comuni soci, che ricordiamo sono i principali fruitori dei servizi di Aset; ha sostenuto in anticipo le spese rilevanti (vedi le perizie richieste sui rapporti di concambio) prima di aver formalmente deliberato i piani industriali; ha impresso negli ultimi mesi – che hanno preceduto le elezioni amministrative 2014 – un’accelerazione ingiustificata all’iter amministrativo quando da più parti veniva invocata cautela e riflessione.
Addirittura – come è facilmente rinvenibile dagli atti e documenti protocollati – si chiedeva ai vari interlocutori, Sindaci dei comuni soci e Presidenti dei Cda, di condividere scelte importanti sulla fiducia, senza aver preventivamente preso visione del progetto in cantiere. Un impegno al quale i Sindaci hanno risposto no, condizionando di fatto anche l’atteggiamento successivo del consiglio di amministrazione di Aset Holding. Alcune date per capire quanto tempo è stato perso con la gestione di centrodestra: il 7/5/2013 viene approvata in Consiglio Comunale l’atto di indirizzo sulla fusione (con il voto favorevole di tutta l’aula e solo due astensioni: i consiglieri Fulvi e Stefanelli); a novembre 2013 alcuni comuni soci chiedono maggiore trasparenza al Comune di Fano sul procedimento, riservandosi ogni decisione alla produzione del piano industriale ancora in itinere; il 10/12/2013 la Giunta di centrodestra – allora al governo – comunica ai Presidenti delle due aziende di aver preso visione del progetto di fusione che tuttavia giungerà sui tavoli dei consigli di amministrazione di Aset Spa e Aset Holding per l’esame di merito solo a fine febbraio 2014.
Perché tanto colpevole e ingiustificato ritardo?
Quale progetto è stato esaminato nella riunione di giunta del giorno 10/12/2014 e quale formale decisione è stata assunta per richiedere ai Presidenti di Aset e Aset Holding di incaricare il perito del Tribunale per la valutazione delle due aziende?
Perché la giunta di centrodestra non ha trasmesso immediatamente il progetto industriale ai due consigli di amministrazione?
Forse perché il progetto era gravemente lacunoso?
Oggi l’ex sindaco Aguzzi sostiene che la Holding non può essere individuata quale stazione appaltante, perché contraria all fusione, dimentica però di dire che nell’attuale atto di indirizzo è ribadito chiaramente che la commissione di gara è formata da un dirigente della Holding, uno della SPA e un dirigente che rappresenterà la proprietà, d’altra parte una partita così complessa per le aziende e per i cittadini di Fano non può certo essere gestita in modo unilaterale. Certo la Holding e i comuni soci non hanno approvato il precedente progetto industriale, l’ex sindaco Aguzzi si chieda come mai.Nella risposta a queste e ad altre domande sulla fusione targata centrodestra, si trova la giustificazione del perché si è costretti oggi a ripartire quasi da zero. Per Noi Città un percorso trasparente e condiviso è la migliore risposta al territorio e ad ai suoi cittadini.
da Segreteria Noi Città – Seri Sindaco

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