Fratelli d’Italia lancia la campagna social: “No ospedale unico”

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Il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Antonio Baldelli prosegue nella sua battaglia contro l’ospedale unico, sostenuto dall’intero partito. Il movimento di Giorgia Meloni, nella nostra provincia, ha infatti lanciato una campagna mediatica sui social dal titolo “No ospedale unico – #Un altro piano sanitario è possibile”, invitando tutti i cittadini a ribellarsi contro l’assurda e antieconomica decisione della giunta regionale di realizzare un ospedale unico a Fosso Seiore. Assieme a Baldelli anche i segretari comunali di FdI di Pesaro e Fano, Nicola Baiocchi e Andrea Montalbini. Fratelli d’Italia chiede a tutti gli abitanti della nostra provincia di condividere sui propri profili facebook e twitter il logo <>, appositamente creato dal presidente provinciale di Fratelli d’Italia che ha anche messo a messo a disposizione di tutti i cittadini l’indirizzo di posta elettronica no.ospedaleunico@gmail.com, dove saranno raccolte le segnalazioni di disservizi e tagli riscontrati all’interno delle strutture sanitarie provinciali. “I casi più gravi – afferma Baldelli – saranno portati all’attenzione degli organi di stampa e, se necessario, riceveranno adeguata assistenza medico-legale. Il tutto con l’unico obiettivo di reagire all’arroganza del presidente Ceriscioli e del suo partito che, contro la volontà di sindaci, cittadini e comitati, intendono consegnare la nostra salute ai privati, realizzando l’ospedale unico attraverso un project-financing che indebiterà i cittadini della nostra provincia per i prossimi venti anni. Dobbiamo dunque ribellarci a questo scempio prima che sia troppo tardi”. Il presidente provinciale di Fratelli d’Italia tiene a sottolineare: “Sono favorevole a che Pesaro abbia un nuovo ospedale che sostituisca l’ormai inadeguata e vetusta struttura del San Salvatore. Cosa diversa è però pensare a un ospedale unico che copra l’assistenza su base di Area Vasta, ossia su base provinciale, con la chiusura di tutti gli altri ospedali. Progetto al quale ci opponiamo da sempre con forza, progetto che ha già comportato la chiusura dei piccoli ospedali (Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro) e sta portando al depotenziamento delle strutture di Urbino, Fano e Pergola. Noi da tempo sosteniamo che un altro piano sanitario è possibile come dimostrano le scelte di riorganizzazione della rete ospedaliera adottate in l’Emilia Romagna e Umbria. Chiediamo dunque una rete ospedaliera dislocata sull’intero territorio provinciale (Costa e Entroterra) che garantisca a tutti i cittadini il diritto alla salute”.
I segretari comunali di Pesaro, Nicola Baiocchi, e di Fano, Andrea Montalbini, hanno rivendicato il merito di aver rotto l’inutile contrapposizione tra le due città e di essersi uniti in un’unica azione di protesta.
“Siamo contrari all’ospedale unico, non abbiamo mai avuto tentennamenti, pertanto non vogliamo entrare in inutili discussioni sul collocamento dell’ospedale unico a Fosso Sejore o altrove. Per questo ci dispiace osservare il tentennamento di alcuni partiti del centrodestra pesarese sulla questione.” ha osservato Baiocchi.
Ha poi evidenziato con forza Montalbini: “Sulla difesa dell’ospedale di Fano il sindaco Massimo Seri interviene a intermittenza, come un albero di Natale, succube del PD e di Matteo Ricci, che preferisce fare il paggio di Renzi in tv piuttosto che parlare dei problemi della sua città e della nsotra provincia. La sanità è materia regionale ma i consiglieri Renato Claudio Minardi e Mirco Carloni non se ne sono accorti. Sono inerti, fanno finta di nulla. E allora devono essere i cittadini a ribellarsi”.

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