Acqua:dossier Legambiente, acqua bottiglia anomalia italiana Marche 34 concessioni, canoni applicati ad aziende irrisori

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ANCONA – In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, Legambiente e Altreconomia hanno presentano il dossier: “Acque in bottiglia. Un’anomalia tutta italiana.” Nelle Marche, a fronte di 34 concessioni – sostiene l’organizzazione ambientalista -, i canoni applicati alle aziende imbottigliatrici sono ancora irrisori e calcolati sulla base di solo due criteri: ettari e volumi imbottigliati. Le cifre di riferimento partono dai 30 euro/ha se i volumi emunti dalla concessione sono inferiori a 5milioni di litri d’acqua, salendo a 60 euro/ha fino a 25 milioni di litri emunti e 120 euro/ha sopra i 25 milioni; la cifra per l’imbottigliamento è invece di 1,25 euro per mc imbottigliato. Cifre – secondo Legambiente – che testimoniano costi da corrispondere alla Regione ancora irrisori e che non preservano questa preziosa risorsa, né ne incentivano l’uso consapevole. Legambiente ha stimato che se si applicasse il canone nazionale di 2 centesimi di euro a litro imbottigliato, il guadagno complessivo per la Regione Marche potrebbe essere di oltre 5 milioni di euro l’anno, da reinvestire in politiche e interventi in favore dell’acqua di rubinetto. “I dati del rapporto evidenziano come anche nelle Marche l’acqua in bottiglia garantisca ancora oggi un business milionario – dichiara Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche -. Alla base, il falso mito che sia migliore e più controllata di quella del nostro rubinetto e soprattutto un costo della materia prima, per chi imbottiglia, praticamente nullo: una media di appena 1,25 euro per ciascun metro cubo imbottigliato. Chiediamo alla Regione di rivedere la legge regionale, rimasta ferma al 1982, e di applicare un canone adeguato in modo da evitarne abusi nell’utilizzo e rendita per pochi, di reinvestire in politiche e interventi in favore dell’acqua di rubinetto e per la tutela della risorsa idrica, oggi messa a dura prova anche dai cambiamenti climatici e dalle continue emergenze siccità”

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