Terme di Carignano e posti letto, Morbidoni: “Dopo il silenzio, sollecitiamo la politica”

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FANO – “Considerando che non sono seguite risposte pubbliche dopo il comunicato stampa  divulgato diversi giorni fa, ci ritroviamo ora a sollecitare chiarimenti nei confronti dei  cittadini fanesi da parte della politica. Ma partiamo dal principio: recentemente è stato pubblicato un articolo dove venivano fatte riflessioni e domande ben precise riguardanti l’ultima opportunità che ci si  presenta di poter finalmente riaprire le Terme di Carignano dopo anni di chiusura e di degrado completo della struttura”.  

“Riassumendo velocemente, la nuova proprietà costituita da imprenditori del settore  salute, aveva fatto richiesta di assegnazione dei 50 posti letto ormai vacanti da anni e che la proprietà si auspicava potessero far parte della clinica ortopedica che dovrebbe  sorgere a Carignano”.  

“Durante un’intervista radiofonica l’Avvocato Natali ha affermato però che se non venivano affidati alla sua struttura, a suo parere poteva andare bene anche l’assegnazione dei posti già citati al nostro nosocomio fanese, pur rendendosi disponibile ad effettuare riabilitazioni in acqua termale”.  

“Ma la domanda principale di cui si attende ancora una risposta è per quale motivo, dopo l’approvazione del nuovo Piano Sanitario, questi posti risultano ancora incerti e non disponibili per l’Ospedale Santa Croce di Fano”.  

“Il silenzio sta continuando ad aleggiare e sta davvero infastidendo chi viene  rappresentato dal comitato “Riapriteci le Terme di Carignano”, di cui fanno parte  anche varie associazioni che comprendono almeno un terzo della popolazione e  costituiscono il tessuto economico della città. La politica non sta rispondendo alle perplessità, così come al momento non sta  neanche fugando i legittimi dubbi sorti riguardo l’eventuale ricostruzione di quella che  potrebbe diventare una delle più belle strutture dell’Italia centrale e cioè le nuove  Terme di Carignano”.  

“Si continua inoltre a non capire il motivo per cui questi posti letto non sono finiti  all’ospedale fanese nonostante tutti gli esponenti politici fossero d’accordo, con il  conseguente giustificato timore che vadano a finire nel vicino nosocomio pesarese”.  

“Una cosa buona e giusta da fare sarebbe quella di potenziare o almeno di preservare il  nostro Santa Croce, ma visto ciò che diceva Andreotti: “A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre”, la preoccupazione è che ora vengano sottratti ulteriori fondamentali reparti dal nostro ospedale e che poi prendano anche questi la via di Pesaro”.  

“Si tiene a far presente ai politici che il fatto che non vedano protestare i cittadini sotto  la sede di Comune o Regione, non significa che la gente veda favorevolmente come  vengono gestite le situazioni e il futuro del territorio soprattutto quando si tende a  sottrarre un ospedale a Fano, terza città delle Marche, densamente popolata da tante  persone bisognose di cure ed assistenza”. 

“Quei posti letto che servono a Fano ma che probabilmente andranno a Pesaro: come si può pensare di essere concordi con le scelte della politica di non dare riscontri, di  tenere la popolazione completamente all’oscuro dai suoi giochi e di informarla solo  quando si è già deciso tutto?”.

“Inevitabilmente, viene spontaneo chiedersi quale considerazione viene data alle persone che hanno diritto di voto. Rinnovo pertanto l’invito a chi di dovere, di dare ai cittadini ciò che chiedono: risposte e spiegazioni”.  

BEATRICE MORBIDONI  

Presidente del Comitato  

“Riapriteci le Terme di Carignano” 

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