PESARO – Il Consiglio provinciale di Pesaro e Urbino, riunitosi questa mattina, ha dato mandato all’unanimità al presidente della Provincia Daniele Tagliolini di procedere ad un esposto cautelativo da inviare alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e alla sezione regionale della Corte dei Conti “affinché vengano valutate eventuali condotte illecite omissive e/o commissive”. Il riferimento è ai tagli insostenibili a cui le Province sono sottoposte ormai da quasi tre anni, che non consentono di garantire la corretta manutenzione delle strade e delle scuole, funzione loro affidata dalla legge di riforma. Tanto più che, con la mancata abolizione di questi enti sancita con il referendum, le Province hanno piena dignità costituzionale e dunque devono avere quell’autonomia finanziaria prevista dall’art. 119 della Costituzione. Ecco allora che il consiglio provinciale di Pesaro e Urbino ha raccolto in pieno, primo in Italia, l’appello rivolto a tutti i presidenti delle Province dal presidente dell’Upi (Unione delle Province d’Italia) Achille Variati. La volontà espressa dai consiglieri verrà ora sottoposta all’Assemblea dei Sindaci che sarà convocata entro il 10 marzo, affinché l’intera comunità provinciale faccia sentire la propria voce rispetto ad una serie di servizi essenziali che sono sempre più a rischio.
“Come ho già ricordato – ha detto Daniele Tagliolini – lo Stato preleva dalle nostre casse il 97% delle imposte che i cittadini versano alla Provincia sotto forma di RcAuto e Itc. Ma quelle entrate dovevamo coprire i costi dei servizi locali ai cittadini, primi fra tutti la manutenzione di 1200 km strade e 19 istituti superiori, dislocati su 34 edifici. E’ a rischio la sicurezza di automobilisti e studenti ed il paradosso è che poi veniamo chiamati noi amministratori e i dirigenti a risponderne dal punto di vista penale. Anche se verrà azzerato il prelievo forzoso del 2017, restano ancora oltre 17 milioni di euro di tagli che stiamo subendo. Pure la Corte dei Conti ha sottolineato nei giorni scorsi come questi prelievi siano manifestamente irragionevoli e insostenibili rispetto alle funzioni che siamo chiamati ad esercitare”. Tagliolini ha poi evidenziato la volontà di coinvolgere vari assetti istituzionali “in questa battaglia che è per garantire servizi al territorio, cercando anche il supporto dei dirigenti scolastici, affinché siano con noi a pretendere servizi adeguati per gli studenti: senza risorse è difficile gestire la quotidianità”.
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