Siglati protocolli d’intesa su oratori e sacerdoti anziani

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ANCONA – Sono stati siglati questa mattina due protocolli di intesa tra la Regione Marche e la Regione Ecclesiastica Marche sulla valorizzazione della funzione socio-educativa degli oratori e l’assistenza ai sacerdoti anziani non autosufficienti appartenenti alle Diocesi marchigiane. I protocolli sono stati stipulati dal presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca, e dal presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, card. Edoardo Menichelli, che hanno espresso soddisfazione per la riconferma di impegni verso progetti di alto profilo e che hanno già dato ottimi risultati.

Con la Conferenza Episcopale Marchigiana – ricorda una nota – la Regione ha condiviso un nuovo schema di Protocollo di Intesa, per il triennio 2015-2017, per la valorizzazione della funzione socio-educativa degli oratori e degli enti religiosi che svolgono funzioni simili. Un percorso avviato che ha già dato ottimi risultati, consentendo tra l’altro l’ampliamento delle offerte nei confronti di bambini, adolescenti e giovani con particolare attenzione alle situazioni di disagio. Le attività hanno permesso di educare i ragazzi alla relazione e alla responsabilità, lavorare su percorsi di integrazione in particolare verso le situazioni di maggior fragilità, migliorare il dialogo tra i ragazzi e tra le generazioni. Gli oratori sono centri di aggregazione diffusi sul territorio che, in stretto rapporto con le famiglie, favoriscono la crescita dei giovani e delle loro capacità e avviano percorsi educativi. Il protocollo definisce la declinazione delle loro funzioni socio-educative, la collaborazione con il sistema regionale dei servizi e degli interventi, i criteri di concessione dei contributi.

La Regione destina annualmente risorse alla Regione Ecclesiastica Marche, attraverso le Diocesi, finalizzate alla formazione degli operatori, agli interventi che contribuiscono al funzionamento degli oratori e per lo svolgimento di ricerche, sperimentazione di attività e metodologie di intervento a carattere innovativo, per la realizzazione di percorsi d’integrazione e di recupero a favore di soggetti a rischio di emarginazione sociale, di devianza in ambito minorile o giovanile o di disabilità. Per l’assistenza ai sacerdoti è stato avviato un progetto sperimentale dettato dalla necessità di ricercare una soluzione organica al problema dell’assistenza dignitosa ed efficace ai sacerdoti anziani, in numero crescente nelle Marche tra le regioni più longeve d’Italia, e spesso privi di un’adeguata assistenza familiare.

Prevede l’attivazione di nuclei di residenze protette per sacerdoti anziani nelle Case del Clero, in seminari o altre strutture residenziali di accoglienza, individuate sul territorio delle singole Diocesi. All’interno di convenzioni sottoscritte tra l’Asur e il rappresentante legale della struttura comunicata alla Regione tramite un rappresentante della Regione Ecclesiastica Marche, viene riconosciuta la quota sanitaria della retta giornaliera. L’inserimento dei singoli sacerdoti anziani non autosufficienti avviene su richiesta dell’interessato presentata al vescovo della Diocesi di competenza che attiva l’Unità Valutativa Integrata di riferimento per la misurazione del carico assistenziale necessario. E’ previsto inoltre un “contributo di solidarietà” per sacerdoti anziani delle diocesi marchigiane che abbiamo compiuto il 68/o anno di età o che siano in condizioni di non autosufficienza da utilizzare per le necessarie cure domiciliari.

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