Marche Nord: nuovi sistemi avanzati per il reparto di gastroenterologia

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PESARO – Il reparto di Gastroenterologia dell’azienda ospedaliera Marche Nord si arricchisce di nuovi sistemi avanzati per la diagnosi e la cura di patologie che colpiscono gli organi dell’apparato digerente. Grazie alla RivieraBanca Credito Cooperativo di Rimini e Gradara Società Cooperativa la Struttura Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva ha acquisito apparecchiature diagnostico-terapeutiche di gastroenterologia composte da un enteroscopio a doppio pallone, un ecografo per endoscopia (ecoendoscopio), un elettrobisturi ed un manometro ad alta risoluzione del valore di 349.530 euro.

Gli strumenti sono già in disponibili e in uso per i pazienti e questa mattina sono stati inaugurati: alla presenza del Presidente della Regione Luca Ceriscioli, del Direttore Generale di Marche Nord Maria Capalbo, del Presidente di RivieraBanca Architetto Fausto Caldari, del Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Marche Nord Antonella Scarcelli.

“Ringrazio RivieraBanca per l’importante contributo – spiega il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli – in questi anni le aziende hanno potuto investire in nuove tecnologie come non accadeva da anni, grazie allo sblocco di circa 200 milioni di euro che per anni sono rimasti fermi e noi come amministrazione siamo riusciti a mettere a disposizione del sistema sanitario regionale e dunque dei marchigiani. Solo marche Nord ha potuto acquistare il robot Da Vinci per la chirurgia robotica, due nuove Tac di ultima generazione, l’acceleratore lineare per la cura dei tumori, per citarne solo alcuni. Queste donazioni sono importantissime perché vanno a completare gli investimenti pubblici, permettendo al paziente di avere accesso al meglio delle cure possibili”.

“Siamo grati a RivieraBanca – spiega il Direttore Generale Maria Capalbo – per il gesto di grande generosità che permetterà alla Gastroenterologia di rispondere in modo adeguato e moderno, con tecnologie di ultima generazione, alle esigenze dei pazienti di tutto il nostro territorio. Una collaborazione con la banca che perdura da anni e che la vede sempre in prima linea e disponibile alle esigenze di Marche Nord. Macchinari che vanno ad integrarsi perfettamente con gli investimenti fatti in questi anni dall’azienda grazie ai finanziamenti regionali che dal 2015 ad oggi hanno raggiunto 40 milioni di euro. Questi finanziamenti hanno completamente cambiato e rivoluzionato l’offerta sanitaria che permette ai cittadini della nostra provincia di avere accesso a cure di alta qualità e complessità senza doversi spostare fuori regione”.

“Siamo orgogliosi di poter contribuire al sistema sanitario regionale – spiega il presidente di RivieraBanca Fausto Caldari – essere sul territorio significa soprattutto questo. E poter contribuire a migliorare l’offerta sanitaria è motivo di grande soddisfazione per la nostra banca, perché siamo convinti che la buona condizione fisica della popolazione con la quale operiamo, costituisca anche una vera ricchezza. In queste situazioni mi sento fiero di rappresentare i soci, che con noi condividono queste iniziative, che con noi si assumono la responsabilità di un modo di operare, differente, teso allo sviluppo di questo territorio, ed al benessere della popolazione”.

“Con l’arrivo di queste tecnologie di ultima generazione – spiega il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Marche Nord Antonella Scarcelli – i vantaggi per il paziente sono notevoli, agevolando la fase della diagnosi. E’ possibile, infatti, esplorare direttamente l’organo senza la necessità di intervenire chirurgicamente sul paziente, con la conseguente possibilità sia di diagnosticare che di curare patologie come i sanguinamenti ( da causa occulta), la poliposi, i tumori del piccolo intestino, le malattie infiammatorie croniche intestinali e la malattia celiaca complicata. In particolare, il manometro consente di eseguire accertamenti clinici fisiopatologici. La fisiopatologia digestiva – conclude la Scarcelli – acquisterà nel tempo sempre maggiore rilevanza per la definizione di disturbi finora catalogati come ‘colite spastica, colon irritabile, gastrite nervosa’. Grazie alla nostra sempre maggiore capacità di disporre di metodiche diagnostiche di qualità e in grado di valutare anche alterazioni minime ci permette di dare una terapia mirata a questi disturbi restituendo al paziente un recupero più veloce e dunque un miglioramento della qualità della vita che con queste patologie devono conviverci per lunghi periodi”.

Ecco nello specifico i macchinari. Si tratta di un nuovo enteroscopio a doppio pallone: un sistema costituito da un apparato ottico con una sonda dedicata, che consente la diagnosi di patologie del piccolo intestino e conseguentemente nel caso di riscontro di patologie organiche, il loro contestuale trattamento con manovre interventistiche effettuate durante la medesima procedura endoscopica. Il trattamento delle lesioni evidenziate viene effettuato attraverso l’utilizzo del dispositivo VAIO ERBE, (un elettrobisturi “intelligente”) che la RIVIERABANCA si è ugualmente incaricata di acquistare. Stiamo parlando di patologie di un tratto dell’intestino, il tenue, che, finora, rappresentava un segmento ostico per la diagnostica e, quindi, per il trattamento.

Il secondo macchinario è un sistema a doppio pallone, donato dalla RivieraBanca, a differenza di quello già in dotazione alla UOC di Gastroenterologia (singolo pallone) garantisce lo studio di tutto l’intestino tenue e, quindi, insieme alla EGDS ed alla Colonscopia dell’intero intestino umano.

L’altra apparecchiatura donata è un ecografo dedicato all’ecoendoscopia. L’ecoendoscopia è una metodica che permette lo studio, dopo introduzione dello strumento nelle cavità gastroenteriche, degli organi addominali e delle lesioni sottomucose dell’intestino ovvero della parete intestinale; con l’introduzione in cavità gastrica della sonda endoscopica dotata all’estremità un trasduttore ecografico ad alta frequenza si riesce ad effettuare lo studio approfondito e sempre più precoce ed accurato dell’apparato digerente ed in particolare di patologie pancreatiche, delle vie biliari e di tumori benigni e maligni del tubo digerente, evitando di sottoporre il paziente ad esami che hanno una minore resa diagnostica. Grazie all’ecoendoscopia è possibile pianificare esami terapeutici più invasivi (come l’ERCP) dopo diagnostica dei calcoli della via biliare, prelevare campioni di tessuto pancreatico, linfonodale attraverso un ago in vista di eventuale caraterizzazione della lesione riscontrata e per successivo trattamento, di eseguire procedure interventistiche, in alternativa ad interventi chirurgici complessi, come ad esempio il drenaggio di cisti pancreatiche o di raccolte addominali peri-intestinali, entra come metodica nella stadiazione di tumori del tratto epato-bilio-pancreatico, linfomatoso, ed intestinale ( esofageo, gastrico, colico, etc).

Non meno importante l’ultimo sistema donato l’apparecchiatura per la manometria ad alta risoluzione. L’apparecchiatura consente di eseguire accertamenti clinici fisiopatologici con altissima precisione sia sulla funzionalità dell’esofago, indicato ad esempio nei disturbi della deglutizione e nello studio pre e post-operatorio della chirurgia dell’esofago, sia sulla funzionalità del retto, con particolare indicazione per lo studio di disturbi funzionali molto frequenti nella nostra popolazione ovvero nella caratterizzazione della stipsi e dell’incontinenza, ed in tutte le alterazioni del pavimento pelvico. Sono esami che prevedono lo studio della motilità di tali organi (tratto gastro-intestinale superiore ed inferiore) e delle loro pressioni, attraverso l’introduzione di una piccola sonda (ad alta risoluzione) collegata ad uno computer che ne riproduce un tracciato ad altissima accuratezza.

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