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Accordo di programma per il rilancio imprenditoriale delle aree terremotate, pubblicata la circolare Mise che assegna 30 milioni alle Marche. Bora: “Le risorse favoriranno la ripresa economica e produttiva”

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ANCONA – Il ministero dello Sviluppo Economico (Mise) ha pubblicato la circolare per il rilancio imprenditoriale delle aree del cratere sismico. I territori devastati dal terremoto che ha colpito Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria hanno a disposizione 48 milioni di euro, di cui 29,7 destinati alle imprese marchigiane. I fondi sono quelli stanziati dall’Accordo di programma tra Mise, Invitalia e Regioni. Le domande di finanziamento vanno presentate a Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo dell’impresa), tramite il sito istituzionale www.invitalia.it – sezione dedicata alla legge 181/1989. Le richieste dovranno pervenire dal 10 maggio al 9 luglio 2018. “Le risorse disponibili favoriranno il rilancio delle attività imprenditoriali nelle zone del sisma, la salvaguardia occupazionale, gli investimenti sul territorio – commenta l’assessora alle Attività Produttive, Manuela Bora – L’obiettivo è quello di rafforzare il tessuto produttivo locale e di attrarre nuovi investimenti. Insieme alla ricostruzione urbanistica dei comuni, al ripristino delle infrastrutture e alla rinascita sociale delle comunità, abbiamo a disposizione anche le risorse per ripartire sul fronte economico e produttivo, garantendo una ricostruzione che ripristini e migliori le opportunità esistenti”. Le iniziative imprenditoriali finanziate dovranno prevedere la realizzazione di investimenti produttivi e per la tutela ambientale, eventualmente completati con progetti di innovazione organizzativa. I programmi occupazionali assicureranno il mantenimento o l’incremento dei livelli esistenti in azienda all’atto della presentazione della domanda. Gli investimenti ammissibili non potranno essere inferiori a 1,5 milioni di euro. Tra i settori finanziati spiccano quello manifatturiero, servizi, turismo, commercio e telecomunicazioni, oltre a diversi segmenti del comparto ambientale.

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