La Carta dei diritti universali del lavoro all’Università di Urbino

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URBINO – La consultazione sulla Carta dei diritti universali del lavoro arriva all’università “Carlo Bo” di Urbino.
Giovedì 10 marzo, dalle 11 alle 13, nella sala del Consiglio di palazzo Battiferri (via Saffi 42), la Flc Cgil ha indetto un’ assemblea generale aperta a tutto il personale docente e tecnico amministrativo.

La proposta della Cgil verrà approfondita dalla segretaria generale provinciale Cgil Simona Ricci e da Paolo Pascucci, docente ordinario di Diritto del Lavoro.
Un appuntamento importante, sottolinea Lilli Gargamelli, segretaria generale provinciale della Flc, durante il quale verranno affrontati i temi del precariato e della ricerca.

Nell’ateneo feltresco, infatti, sono 17 i tecnici amministrativi precari che pur avendo vinto i pubblici concorsi sono ancora oggi precari perché anche nelle università il blocco del turn-over, alla pari del pubblico impiego, ne impedisce la stabilizzazione. A questi vanno aggiunti 13 ricercatori, anche loro a tempo determinato, anche loro precari.
Ma il dato peggiore riguarda 87 “assegnisti di ricerca”, che ricevono un assegno di ricerca; una condizione davvero complicata, senza certezza alcuna.

“E’ proprio su questo che insistiamo – sottolinea Lilli Gargamellli – il ruolo della ricerca è fondamentale per tutti, per la ripresa dell‘economia, per lo sviluppo e l’occupazione. Ma se questo è il modo col quale i nostri ricercatori vengono ‘valorizzati’ non possiamo stupirci se scelgono di andare all’estero e il nostro paese non cresce”.

La Carta dei diritti universali del lavoro è già stata presentata in oltre 500 assemblee e in quasi tutti i luoghi di lavoro del territorio provinciale.
Ricordiamo che sono gli iscritti alla Cgil quelli chiamati ad esprimersi sulla proposta della Cgil che mira alla ricostruzione del diritto del lavoro e all’estensione dei diritti. Ma ad aprile la raccolta di firme verrà estesa a tutti i cittadini, firme necessarie per una legge di iniziativa popolare che rappresenta l’obiettivo principale della Cgil.

“All’assemblea partecipano tutti, iscritti e non”, conclude Lilli Gargamelli”, che ci tiene a ringraziare le altre sigle sindacali per la disponibilità e la partecipazione ad un confronto che riguarda tutto il mondo del lavoro e le sue regole.

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