Spettacoli, accampamenti e la vittoria della Volpe hanno concluso la “Fano dei Cesari”

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FANO – “Un fuoco sempre vivo si cela in quel tempio e Vesta non ha nessuna effige, come non ne ha neppure il fuoco.” (Ovidio, Fasti).
“Io sono Colei che è, e nessun uomo ha mai sollevato il mio velo”.
È iniziata così giovedì sera, con l’accensione del fuoco sacro da parte del sindaco Seri insieme alle vestali e la successiva proiezione sull’Arco d’Augusto del video mapping, l’inaugurazione della “Fanum Fortunae – La Fano dei Cesari” svoltasi al Pincio di Fano.
Un emozionante ritorno, dal 14 al 17 luglio dopo due anni di stop forzato, che ha fatto rivivere, entusiasmare ed abbellire il centro storico allestito a tema per l’occasione. Quattro giorni immersi nell’epoca romana che hanno riportato Fano indietro di duemila anni.
Una festa spettacolare nata per celebrare e ricordare la città tempio della Dea Fortuna, diventata sempre più sfarzosa grazie alla sapiente arte dell’architetto Vitruvio e all’imperatore Cesare Ottaviano Augusto.
Oltre 250 rievocatori storici provenienti da ogni parte d’Italia hanno invaso Fano con accampamenti militari sparsi in tutto il centro abitato.
Ma non solo: mostre, mercatini, laboratori, convegni, cene, esibizioni e giochi per i più piccoli che venerdì sera, con i loro vestiti contraddistinti dai colori della fazione di appartenenza, sono saliti sulle piccole bighe per sfidarsi alla “Corsa delle Bighette” dando vita, grazie al Comitato “Noi di Sant’Orso”, alla “Fano dei Cesarini”.
Protagoniste indiscusse della kermesse, senza le quali la Fano dei Cesari non sarebbe possibile, sono le Fazioni.

Cinghiale, Lupo, Volpe e Delfino che rappresentano i quartieri della città, hanno partecipato sabato sera a “Bacchanalia”, una suggestiva festa che ha coinvolto tutti, dai più giovani ai più grandi.
Tante le iniziative con eventi a tema sparse in ogni angolo cittadino con musica per tutti i gusti, e per finire, dopo battaglie e combattimenti, un grande spettacolo ideato dall’Associazione Colonia Julia Fanestris che ha rappresentato “I popoli conquistati”, tema di questa edizione.
Domenica la giornata più attesa.
Dopo giorni di attività culturali e ricostruzioni militari, una bellissima parata dei gruppi storici e delle Fazioni ha vivacizzato il grande anello del Pincio ricoperto da 30 centimetri di sabbia.
Colori, voglia di divertimento ma soprattutto desiderio di vedersi e ritrovarsi, hanno fatto trascorrere ai fanesi e a tutti i turisti presenti sul territorio, momenti piacevoli che si sono conclusi con la tradizionale quanto emozionante Corsa delle Bighe.
Migliaia gli spettatori presenti nei pressi del Pincio che hanno atteso il momento clou della serata conclusasi con un enorme entusiasmo per la vittoria della Fazione della Volpe.

Cristiana Guerra

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