MARCHE – Sono 2.700 le assunzioni fatte nel 2016 nel sistema sanitario marchigiano, fra Asur, Inrca, Ospedali riuniti di Ancona, Marche Nord di Pesaro, con altri 486 nuovi contratti in itinere, comprese le stabilizzazioni, e 64 figure specializzate a tempo determinato per affrontare l’emergenza sisma, per un totale di 3.250 nuovi posti di lavoro nel settore, che conta più di 20 mila dipendenti. “Non solo una programmazione importante, con il piano delle assunzioni approvato a settembre, che ha dato un forte impulso – ha detto in una conferenza stampa il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli -, con il 128% di turn over rispetto a quanti hanno lasciato lo scorso anno, ma anche un fatto estremamente concreto che significa mettere nelle condizioni le strutture sanitarie di offrire più servizi, garantire i turni di riposo, stare dentro le regole e dare qualità a quello che si fa. Questo, impinguando il personale sia delle strutture ospedaliere sia di quelle territoriali, che sono altrettanto importanti per la risposta di salute ai marchigiani. Dopo tanti anni in cui, se andava bene, c’era il cento per cento del turn over, dare questo tipo di risposta significa mettere nella sanità marchigiana la risorsa umana necessaria per poter operare”. Per Ceriscioli, il 2017 “si apre con tre fattori interessanti. Uno, il personale come non si è mai avuto negli ultimi anni. Due, le risorse già approvate, con l’1% in più rispetto allo scorso anno e con il budget già disponibile, che permette alle Aziende sanitarie di avere già a tutti i fondi da inizio anno e non dall’estate come succedeva prima. Tre, gli investimenti tecnologici che già dallo scorso anno le Aziende hanno cominciato a fare. Personale, risorse, tecnologie sono un buon punto di partenza. Per noi sarà interessante vedere cosa questo combinato ci restituirà in termini di servizi”. Alle Aziende, ha spiegato ancora Ceriscioli, “il mandato che abbiamo dato è quello di produrre, di far vedere come con queste risorse rispondono ai bisogni dei cittadini”. L’obiettivo, ha aggiunto Lucia Di Furia, dirigente del servizio Salute, “è incrementare la produzione dei servizi con una pianificazione nelle assunzioni che tiene già conto del vincolo che, nel 2020, ci dovrà essere una riduzione del -1,4%”. Per il presidente della Commissione regionale Sanità, Fabrizio Volpini, la rendicontazione sul piano assunzioni “è un dato positivo che permette il funzionamento del sistema sia nei servizi territoriali sia ospedalieri”.