“Rumore di acque”, spettacolo sull’immigrazione nella Chiesa di S. Maria della Misericordia

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CARTOCETO – Mercoledì 9 marzo 2016 ore 21 nella Chiesa di S. Maria della Misericordia di Cartoceto verrà presentato al pubblico Rumore di acque, spettacolo del Teatro delle Albe – Ravenna Teatro, dedicato alla questione dei profughi e alla tragedia delle morti nel Mediterraneo.
L’iniziativa è organizzata dall’ Associazione culturale Teatro Aenigma, per il Progetto “Ombre, tracce Evanescenze 2016” e dalla Parrocchia di S. Maria della Misericordia di Cartoceto, Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola, nell’ambito delle celebrazioni per il Giubileo Straordinario per la Misericordia.
Il testo di Marco Martinelli, già tradotto in diverse lingue (inglese, tedesco, francese, spagnolo, rumeno) e accolto con grande interesse in Europa, negli Stati Uniti, in Sud America, è interpretato dall’attore Alessandro Renda. Ideazione di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, regia Marco Martinelli, musiche originali di Guy Klucevsek, spazio e costume di Ermanna Montanari, luci di Enrico Isola.
Un generale monologante che è in realtà un “medium”, attraversato da un popolo di voci e di volti che lo assediano, il popolo degli annegati, quello che neanche la sua indole burocratica riesce a ridurre a mera statistica. Sono gli scomparsi che si rendono presenti attraverso di lui: lui malgrado. Il generale è solo sulla sua isola sperduta nel Mediterraneo, ma è attorniato dai morti che non lo lasciano in pace, che lo tormentano, che gridano per essere “ricordati” non solo come numeri.
Per la nuova versione scenica pensata per essere rappresentata anche in spazi non teatrali, l’autore, Marco Martinelli, che ha raccolto per alcuni anni in Sicilia racconti di traversate, scrive: “Che cos’è la cultura, che cos’è il teatro, da Sofocle a Brecht, se non un cerchio ideale in cui l’umanità riflette sulla violenza e sulle contraddizioni drammatiche che la lacerano? Questo a mio avviso significa prendere sul serio le parole “cultura” e “teatro”, affrontando i nodi “capitali” della propria epoca. E tra questi la tragedia dei migranti e dei profughi: in relazione a questi “sacrifici umani”, a questa ecatombe senza fine, cosa può fare il nostro Vecchio Continente? L’Europa è davanti a una sfida che mette in gioco la sua stessa esistenza: deve dimostrare di essere all’altezza di questo momento storico, decisivo al fine di delineare la propria identità: un’Europa delle merci e dei burocrati, un’ Europa impaurita in balia dei populismi arroganti, o un’Europa dei valori veri e della solidarietà come fondamento indispensabile di civiltà?”
Con il Patrocinio di Amnesty International e la partecipazione della Cooperativa Sociale Labirinto di Pesaro, lo spettacolo sarà presentato con ingresso libero per il pubblico.

Didascalia immagine allegata: Alessandro Renda in Rumore di acque © foto di Luca Bolognese

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