PESARO – Il personale della Polizia di Stato, al termine di mirate indagini, ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di anni 38, già noto alle Forze dell’Ordine, residente a Pesaro, per il reato di furto aggravato.
Il fatto risale al 06 novembre scorso, allorchè personale della Squadra Mobile di Pesaro interveniva presso la ditta “Mastro de Paja” di Pesaro, a seguito di un ingente furto di pipe pregiate. Nella circostanza gli Agenti appuravano che ignoti, nottetempo, dopo essere penetrati nel capannone, si erano impossessati di una settantina di pipe artigianali, di pregiata fattura, nonchè delle scatole in legno necessarie a contenerle, per un danno di circa 20mila euro.
Emergeva che già il giorno precedente un’ottantina di pipe, per un valore di circa 10mila euro, erano state rubate alla stessa ditta. Le indagini subito attivate, consentivano di risalire alla presenza sospetta nei pressi dei capannoni, nella fascia oraria interessata dal furto, di una vettura, della quale, però, risultavano conosciute solo le prime due lettere della targa. Emergeva, inoltre, che pochi giorni prima la stessa ditta aveva effettuato il trasferimento della merce in questione da una altro magazzino a quello dove si era poi verificato il furto, incaricando del trasporto un’impresa locale.
Nelle ore successive i poliziotti focalizzavano la loro attenzione su uno degli operai di quest’ultima impresa, il quale risultava avere in uso una vettura compatibile con quella notata sul luogo del reato. Rintracciato presso la propria abitazione, l’uomo, vistosi ormai scoperto, confessava di essere l’autore di entrambi gli episodi criminali. In particolare, con riferimento al primo, egli dichiarava che durante il trasloco, approfittando della confusione, aveva iniziato a sottrarre le pipe (cinque o sei pezzi alla volta) celandole sotto i vestiti. Successivamente, avendo avuto modo di individuare i punti più vulnerabili del capannone, aveva deciso di mettere in pratica il colpo del 6 novembre. Riferiva, inoltre, che tutta la merce rubata era stata da lui ceduta ad un tabaccaio della Repubblica di San Marino, per la somma di mille euro (contro un valore commerciale di circa 30mila euro).
A seguito di quanto accertato, la Squadra Mobile inoltrava una richiesta di collaborazione internazionale al Corpo della Gendarmeria di San Marino, dando indicazioni precise sulla tabaccheria dove le pipe erano state piazzate, consentendo così ai gendarmi di recuperare la quasi totalità della refurtiva. Determinante risultava la celerità delle indagini della Squadra Mobile, oltre al pronto intervento dei colleghi di oltre frontiera, che in poco tempo individuava l’autore dei furti ed evitava così che le pipe rubate andassero disperse, vendute ai tanti turisti che quotidianamente visitano la Repubblica del Titano.
Nei giorni scorsi la merce, al termine delle previste procedure di raccordo tra le Autorità Giudiziarie dello Stato Italiano e della Repubblica sammarinese, è stata restituita alla ditta proprietaria.