Rave Party alle Cesane, nei guai gli organizzatori

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Dalle prime ore della mattina del 20 aprile 2014, nella zona impervia e fittamente boschiva delle “Cesane”, nel Comune di Fossombrone, si è tenuto un rave party con la partecipazione di circa 450 persone, giunte in loco anche da altre Provincie, richiamate da un tam tam sotterraneo, attuato anche attraverso internet, su canali difficilmente permeabili in quanto accessibili solo ad appassionati ed addetti ai lavori.

Nella circostanza, in considerazione dell’elevato numero di presenze e della particolare morfologia dei luoghi, si riteneva opportuno evitare interventi finalizzati all’immediata interruzione dell’evento, che avrebbero potuto comportare gravi rischi per l’incolumità pubblica, optando, piuttosto, per l’attivazione di servizi di vigilanza e monitoraggio per tutta la sua durata, tecnicamente diretti dalla Questura di Pesaro e Urbino che ha coordinato, nella circostanza, il Corpo Forestale dello Stato e l’Arma Carabinieri. Nel corso dell’attività in questione, che consentiva di contenere la manifestazione e di evitare che si verificassero particolari criticità, sono state identificate oltre 200 persone e controllati più di cento veicoli.

Alle ore 20.00 circa di ieri, appurata la sussistenza delle condizioni minime di sicurezza, ristabilite anche grazie alla progressiva diminuzione del numero dei partecipanti, il personale del Commissariato di P.S. di Urbino, in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine, effettuava un mirato intervento, individuando ed identificando otto individui, di età compresa fra i 26 ed i 40 anni, per lo più provenienti da altre Province di Bologna, ritenuti essere gli organizzatori del rave party, già noti in quanto coinvolti in passato nell’allestimento di simili eventi. Alle successive ore 21.30 la manifestazione poteva considerasi definitivamente conclusa senza incidenti.

Agli organizzatori, nei confronti dei quali il Signor Questore applicherà la misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Fossombrone, la Questura del Capoluogo contesterà violazioni penali ed amministrative connesse all’organizzazione non autorizzata di uno spettacolo pubblico, mentre il Corpo Forestale dello Stato procederà nei loro confronti ed in quelli di 40 proprietari di autoveicoli lasciati parcheggiati nei terreni demaniali, per violazioni amministrative in materia di tutela ambientale.

 

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