PRG, M5S Fano: “La pagina più vergognosa di 10 anni di giunte Seri”

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FANO – “L’accelerazione imposta all’iter di adozione definitiva del PRG, con le 433 osservazioni “smaltite” nel giro di due commissioni e una manciata di consigli comunali, ne tradisce la vocazione elettorale a discapito di un dibattito serio, informato e di ampio respiro sullo sviluppo futuro di Fano. I pasticci regolamentari in Consiglio, con le forzature della presidenza tutte volte a tutelare una maggioranza allo sbando anziché la legalità, hanno fatto il resto, portando a uno stallo che si è prolungato per più giornate e che ci ha costretto a rivolgerci al Prefetto per tentare il ripristino della decenza.
All’esito di questa maratona, l’unico miglioramento, del tutto tardivo, è frutto dell’accoglimento parziale di una nostra osservazione e consiste nel divieto di monetizzare i parcheggi in una vasta area urbana: questa misura potrebbe nel breve termine contrastare il fenomeno di sostituzione delle villette in palazzine di appartamenti che ha portato a saturazione diversi quartieri e che non è stato tempestivamente affrontato da questa Amministrazione, nonostante i nostri solleciti. Per il resto, confermiamo il nostro giudizio negativo sul cosiddetto nuovo piano regolatore, che a dire di Fanesi si sarebbe dovuto fondare su due presupposti di fatto inconsistenti. Il primo doveva essere la riduzione del consumo di suolo, che è stata di una quantità ridicola (appena un quarto delle aree edificabili), mentre due terzi del sovradimensionato PRG Aguzzi sono stati confermati. Le previsioni di residenziale si mantengono a livelli del tutto spropositati alla luce delle reali esigenze di una città con la popolazione in calo e migliaia di alloggi sfitti, così come sarà micidiale per il piccolo commercio di vicinato la decina di medie strutture di vendita (di fatto grandi supermercati) che si pianifica. Fuori da ogni logica è poi la previsione di zone B3 (le vecchie B5 del PRG Aguzzi, tanto per cambiare), che consentono nuove edificazioni in aree extraurbane all’interno di lotti liberi, ulteriormente facilitata a seguito dell’ accoglimento di alcune osservazioni. Secondo la Provincia, che dovrà esprimere parere di conformità al nuovo PRG, queste rappresentano una “seria minaccia che può causare la parcellizzazione disordinata ed incontrollata del territorio agricolo, provocando un incremento delle edificazioni a bassa densità edilizia e ad alto consumo di territorio” in virtù di “un modello di sviluppo appartenente al passato”.
Il secondo obiettivo mancato è la pretesa centralità della città pubblica, non solo smentita dal fatto che alcuni comparti edificabili, prima stralciati, sono stati ripristinati su semplice richiesta di alcune osservazioni, ma soprattutto massacrata dal caso dell’ex zuccherificio. Le originarie previsioni del documento facevano tesoro di un percorso partecipativo portato avanti proprio dalla prima Giunta Seri e contemplavano un mix di funzioni e servizi alla collettività. Tutto questo, frutto di consulenze costate centinaia di migliaia di euro, è stato buttato all’aria nel momento in cui i proprietari dell’area hanno proposto un comparto produttivo, un anno e mezzo dopo aver acquistato l’area e con la delibera di PRG ormai pronta. Il privato ordina, la Giunta Seri si prostra ed esegue: l’emendamento del Sindaco in sede di prima adozione fu fortemente contestato dal M5S, senza trovare molti mal di pancia in maggioranza. L’oscenità, portata alla luce sempre da noi, di eliminare il divieto di insediamento di industrie insalubri per “sistemare” il pasticcio dell’autorizzazione rilasciata nel 2016 a un’attività di torrefazione adiacente a una scuola primaria, in violazione della scheda comparto, conferma poi quale sia lo spessore etico di questa Amministrazione. Inaccettabile è stato il clima intimidatorio a cui sono stati sottoposti i consiglieri comunali, soprattutto “off the records”, qualora avessero deciso di votare contro questo scempio, con la  prospettazione di rischi patrimoniali. È evidente che il consiglio non ha goduto della serenità necessaria per discutere il più importante atto di programmazione.
A conti fatti, si tratta senza dubbio della pagina più vergognosa di dieci anni di Giunte Seri. Di sicuro, se un giudice sarà chiamato a valutare la legittimità di quanto avvenuto, troverà pane per i propri denti”.
Tommaso Mazzanti
Giovanni Fontana
Francesco Panaroni
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Fano

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