Siamo lieti che la nostra instancabile azione politica di analisi e di denuncia, effettuata fin dal 2014 attraverso richieste di accesso agli atti, interventi in commissione garanzia e controllo, interrogazioni e mozioni in consiglio comunale, comunicati e conferenze stampa, abbia finalmente indotto i rappresentanti degli Enti soci della “Fanum Fortunae” a decidere di investire la magistratura per l’accertamento della verità sulla gestione in perdita della società aeroportuale, e su eventuali reati societari e contro la pubblica amministrazione.
Ringraziamo il nostro portavoce al Parlamento della Repubblica Andrea Cecconi per averci generosamente sostenuto in questa battaglia con il suo autorevole intervento, anche a rischio di qualche inopportuna seccatura.
Va favorevolmente rimarcato anche il ruolo svolto dalla stampa locale nell’accendere i riflettori sui problemi dell’aeroporto da noi sollevati, non solo attraverso articoli, ma anche con vere e proprie inchieste giornalistiche.
Abbiamo inoltre apprezzato le posizioni espresse dal Comitato Bartolagi, sempre molto attento sulle tematiche ambientali e la tutela dei diritti dei cittadini.
Pur essendo soddisfatti della presa d’atto e delle intenzioni espresse dall’assemblea dei soci della “Fanum Fortunae”, rinnoviamo la nostra richiesta di istituzione di una commissione consiliare di indagine.
L’esposto in procura annunciato dai soci della Fanum Fortunae, infatti, consentirà l’accertamento delle responsabilità personali, ma altrettanto importanti sono le responsabilità politiche delle amministrazioni comunali che si sono succedute, prima determinando con le loro scelte l’imbarazzante situazione della gestione societaria, e successivamente per omesso controllo.
Si perché i dubbi sull’identità di chi si nascondeva dietro le società fiduciarie (prima Lituana e poi Maltese) che risultavano nella compagine sociale della Eagles Aviation Academy, con cui la Fanum Fortunae aveva sottoscritto onerosi contratti di servizio, erano stati da noi sollevati fin dalla riunione della commissione di garanzia e controllo del 23.09.2014. Riteniamo pertanto che, alla luce delle consistenti perdite di bilancio manifestatesi già chiaramente in quell’anno, sarebbe stata opportuna una maggiore vigilanza da parte del Comune in ragione della qualificazione della Fanum Fortunae di società partecipata a controllo pubblico.
Noi, come forza politica di minoranza, abbiamo svolto il nostro ruolo. Ora spetta alla maggioranza assumersi la responsabilità di consentire chiarezza fino in fondo, concedendo la commissione di indagine.