Lavoro nero e norme violate: maxi sanzione e chiusura per un laboratorio tessile

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PESARO – L’importante operazione di vigilanza a  contrasto del lavoro sommerso, svolta nella  giornata di ieri dai militari del Nucleo  Carabinieri Ispettorato del Lavoro di  Pesaro/Urbino, operante all’interno  dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di  Pesaro/Urbino, congiuntamente a personale  del Comando Stazione Carabinieri di  Sant’Angelo in Vado (PU), dell’ASUR di Urbino, 

ha dato un fondamentale esito nelle azioni di  tutela del lavoro regolare, e del rispetto delle  norme in materia di sicurezza nei luoghi di  lavoro. 

A seguito di una preliminare attenta attività  d’indagine ed informativa, realizzata nei giorni  precedenti, si è eseguito apposito accesso ispettivo nel Comune dell’entroterra pesarese, all’interno di laboratorio tessile, ove sono state  riscontrati ben 9 lavoratori non regolarizzati a  norma di legge – c.d. in nero – su 11 lavoratori  controllati. Ricorrendone i presupposti di legge,  ossia essendo la manodopera irregolarmente  occupata nella misura pari all’ 80% circa del  personale trovato intento al lavoro al momento  del controllo, l’azienda ispezionata è stata  destinataria del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.  

Il titolare dell’azienda si è reso peraltro  responsabile di gravi violazioni in materia di  sicurezza nei luoghi di lavoro, e nello specifico  per non aver rispettato nessuna delle norme  obbligatorie e previste dalla normativa vigente,  con riferimento a quanto stabilito dal Testo  Unico di cui al D.Lgs. n. 81/2008. 

Le succitate irregolarità riscontrate in materia  di T.U. 81/2008, si aggiungono a quelle  connesse con la totale inosservanza delle  modalità di attuazione delle procedure  organizzative e gestionali oggetto del Protocollo  Governo-parti sociali del 06 Aprile 2021 in  materia di misure precauzionali anti contagio  per Covid-19, e considerato che la  prosecuzione dell’attività produttiva può infatti  avvenire solo in presenza di condizioni che  assicurino alle persone che lavorano negli  ambienti di lavoro, adeguati livelli di  protezione, veniva disposta la chiusura per  giorni 5 (cinque) utili per il ripristino delle  condizioni di sicurezza necessarie per evitare il  contagio da COVID 19. Nel corso del servizio  rilevate sanzioni amministrative per un totale  di euro oltre 60mila euro connesse con  l’impiego dei lavoratori “in nero” e carenze  igienico sanitarie ed ammende per circa 15mila  euro. 

L’accertamento degli illeciti è stato possibile  grazie all’attenta attività di indagine preventiva  ed azione di cooperazione dal comparto di  specialità del Nucleo Carabinieri Ispettorato del  Lavoro e del Comando Arma competente per  territorio coadiuvati dalla valida e preziosa  collaborazione del personale ASUR,  quest’ultimo competente sulla sicurezza e  salute dei luoghi di lavoro.

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