La ricetta dei Cinque Stelle per rilanciare il Carnevale di Fano

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1985

FANO – Ecco la ricetta dei Cinque Stelle fanesi Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Roberta Ansuini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle per il rilancio del carnevale di Fano.

⦁ il Carnevale di Fano rappresenta, secondo l’art. 15 bis dello Statuto Comunale, “la più antica ed importante manifestazione nella storia della cultura e della tradizione della Città”, grazie alle sue radici molto antiche, testimoniate da un documento datato 1347, conservato nell’Archivio storico comunale, e alla peculiarità dovuta al famoso “getto” di dolciumi, alle sfilate dei carri allegorici, realizzati dalle qualificate maestranze locali, alla Musica Arabita (nata nel 1923 e definita da Guido Piovene nel suo “Viaggio in Italia” il primo esempio di banda jazz in Italia) e al pupo, detto “vulòn”;
⦁ l’attaccamento della cittadinanza fanese a questa tradizione è dimostrata anche dal fatto che fin dal 1871 venne costituita la “Società della Fortuna”, antenata dell’odierno Ente Carnevalesca, quale comitato organizzatore della manifestazione; tuttavia l’apprezzamento nei confronti di questo evento si estende di gran lunga oltre i confini cittadini, facendone la festa popolare più importante delle Marche e potrebbe diventare una delle prime a livello nazionale, con tutte le eventuali positive ricadute in termini economici sugli operatori della città;
⦁ l’art. 1 dello Statuto dell’Ente Carnevalesca afferma: “La Carnevalesca è una associazione, con sede in Fano, costituita allo scopo di organizzare il tradizionale Carnevale di Fano ed altre manifestazioni, al fine di dare impulso alla vita cittadina, in modo particolare alla valorizzazione culturale, folkloristica, turistica ed economica della città;
⦁ nel 2011 venne inserito nello Statuto Comunale l’art. 15 bis, che riconosce Fano come la “Città del Carnevale”, prevedendo altresì la figura del “Sindaco del Carnevale”; in questa occasione è stato anche realizzato un brand, sfruttabile in tutti i periodi dell’anno ai fini della promozione turistica e culturale, che lega inscindibilmente il nome di Fano alla storica manifestazione carnevalesca;
⦁ il costo della manifestazione è sostenuto in gran parte da contributi di natura pubblica, tra i quali spiccano i 130.000 euro stanziati dal Comune e i finanziamenti da parte della Regione; una nuova possibile fonte di finanziamento è rappresentata dall’eventuale partecipazione e aggiudicazione del Bando per il sostegno e la valorizzazione dei Carnevali storici d’Italia, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo;
⦁ la stagione appena trascorsa è stata caratterizzata dalla soppressione del Carnevale estivo, inizialmente inserito nella programmazione delle manifestazioni fanesi e previsto anche nei depliant promozionali distribuiti ai turisti, provocando la delusione e le rimostranze dell’Ente Carnevalesca e degli operatori turistici e commerciali della città;
⦁ il bando di concorso per la selezione di bozzetti finalizzati alla costruzione di carri allegorici di I e II Categoria per la prossima edizione del Carnevale, scaduto il 10 agosto, è andato deserto a causa di una protesta messa in atto dai Maestri Carristi fanesi; pertanto il Carnevale del 2016 rischia di tenersi utilizzando gli stessi carri dell’edizione passata;
⦁ i Maestri Carristi lamentano la scarsa progettualità dell’Ente Carnevalesca nella definizione dei contenuti dell’evento e soprattutto la mancata valorizzazione del loro potenziale apporto nella programmazione e nell’organizzazione della manifestazione, che si riflette nella minima considerazione dimostrata dall’Ente nei confronti delle realizzazioni artistiche dei carristi (concretizzatasi nella richiesta di un solo nuovo carro e di due modifiche a carri già esistenti) e nella grave svalutazione del ruolo dei carri allegorici quale peculiarità del Carnevale fanese; a questo proposito hanno parlato di “un Carnevale privo di prospettive e qualità, fondato su un fare raffazzonato e asfittico” che lo fa assomigliare a una “sagra paesana” e di “lenta e inesorabile agonia” della manifestazione;
⦁ nel settembre 2014, il maestro carrista Giovanni Sorcinelli ha consegnato all’Assessore alla cultura e al turismo Marchegiani un progetto per il rilancio del Carnevale, che prevedeva tra le altre cose la focalizzazione dell’evento sulla satira in tutte le sue manifestazioni artistiche, la trasformazione anche urbanistica di Fano in una “città in maschera” permanente, con l’allestimento del Museo del Carnevale, valorizzando così in modo adeguato il brand “Fano città del Carnevale”, e la proposta di un gemellaggio con New Orleans (puntando sulla musica jazz) o Valencia;
⦁ il 20 agosto è stata finalmente annunciata da parte del Sindaco la volontà di istituire un tavolo di programmazione a cui parteciperanno rappresentanti dell’Ente Carnevalesca, dei maestri carristi, altri interlocutori esperti delle tradizioni cittadine e dei moderni mezzi di comunicazione, a cui parteciperà anche il Sindaco in veste di garante;
⦁ il rilancio del Carnevale di Fano deve interessare non soltanto l’aspetto comunicativo e promozionale, visto che la notorietà dell’evento a livello nazionale e internazionale è ancora insoddisfacente se raffrontata al suo potenziale, ma soprattutto deve partire da un ripensamento del suo impianto in termini artistici e culturali, attraverso un processo di programmazione e progettazione partecipata che coinvolga, su un piano di parità, tutti i soggetti impegnati in prima linea nella buona riuscita della manifestazione;
⦁ nella seduta del 18 ottobre 1995, il Consiglio Comunale di Fano ha approvato all’unanimità una mozione, presentata da Luciano Benini, che impegna il Comune “a promuovere iniziative commerciali, culturali ed educative che possano contribuire a ridurre il divario Nord Sud del mondo”, e in particolare a sostenere, “anche attraverso l’individuazione di forme di finanziamento finalizzate all’apertura di nuovi centri vendita”, il commercio equo e solidale, “il cui obiettivo è la produzione e la commercializzazione di prodotti socialmente ed ecologicamente validi”, riconoscendo in esso “uno strumento fondamentale per lo sviluppo dei paesi poveri e (…) un contributo importante anche per la soluzione dei problemi legati all’emigrazione dei paesi del Sud del mondo verso quelli del Nord”, tenendo conto “che la Comunità europea auspica tutta una serie di interventi (fiscali, economici, formativi, ecc.) a sostegno e promozione del commercio equo e solidale”;

IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA
⦁ a formalizzare e quindi ricoprire in modo stabile ed incisivo il ruolo di Garanti e Supervisori dell’organizzazione e della buona riuscita del Carnevale, considerato l’impegno finanziario del Comune e la natura prevalentemente pubblica dei contributi, mediando tra le esigenze dei vari settori impegnati nella realizzazione dell’evento;
⦁ a proseguire con determinazione nell’annunciato intento di istituire un tavolo di programmazione e progettazione partecipata del Carnevale che coinvolga l’Amministrazione, l’Ente Carnevalesca, i Maestri Carristi e le altre realtà culturali, artistiche, produttive e mediatiche già impegnate o potenzialmente interessate all’organizzazione e/o promozione del Carnevale;
⦁ a ripensare l’impianto del Carnevale nella prospettiva di uno sviluppo in chiave culturale, turistica ed economica dell’intera città, attraverso una progettazione originale ed innovativa che caratterizzi, a livello nazionale ed internazionale, la manifestazione da un punto di vista artistico-culturale e integri il nucleo tradizionale rappresentato dai corsi mascherati;
⦁ a valutare approfonditamente, in questo senso, il progetto presentato dall’Associazione Fantagruel e gli altri eventuali progetti già presentati per il rilancio del Carnevale, riferendo alla sesta commissione gli esiti di tale processo valutativo-comparativo, motivandone l’accoglimento o il respingimento ed esponendone le eventuali modalità di attuazione;
⦁ ad internazionalizzare il Carnevale istituendo rapporti di gemellaggio con alcuni tra i carnevali più noti all’estero, simili nel loro impianto a quello fanese; nello specifico, a valutare la possibilità di inserire il Fano Jazz nel contesto carnevalesco attraverso un gemellaggio con il Carnevale di New Orleans;
⦁ a valorizzare il brand già esistente di “Fano Città del Carnevale” trasformando Fano in una “città in maschera” attraverso l’installazione permanente di arredo urbano e la realizzazione di decorazioni a tema, l’utilizzo di un progetto grafico ispirato al Carnevale nella promozione turistica della città, l’ideazione di prodotti di merchandising, la creazione del Museo-Archivio del Carnevale, la programmazione di conferenze, mostre, esposizioni in genere legate al Carnevale in tutti i periodi dell’anno;
⦁ a ricercare la collaborazione di personalità note a livello nazionale e internazionale nel campo dell’arte e della cultura per ricoprire il ruolo di Direttore Artistico del Carnevale;
⦁ a ricercare la collaborazione fattiva delle scuole fanesi di ogni ordine e grado per le realizzazioni artistiche e ad intercettare il sostegno finanziario e/o organizzativo di enti privati, per fare in modo che l’intera città si senta impegnata in primo piano nella buona riuscita del Carnevale;
⦁ ad attivarsi affinché la giuria cui è attribuito il potere di selezionare i bozzetti per i carri allegorici sia altamente qualificata da un punto di vista tecnico-artistico ed operi attraverso criteri predeterminati e trasparenti, e la graduatoria vincoli l’Ente Carnevalesca nell’attribuzione degli incarichi;
⦁ a partecipare al bando per il sostegno e la valorizzazione dei Carnevali storici d’Italia, che verrà emesso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, al fine di aggiudicarsi nuove ed ulteriori fonti di finanziamento per il Carnevale fanese;
⦁ ad introdurre quanto prima, nelle prossime edizioni del Carnevale, i dolciumi e i prodotti del Commercio Equo e Solidale nel getto della manifestazione.

Fano, 22/8/2015
Marta Ruggeri
Hadar Omiccioli
Roberta Ansuini

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