Il Ministro Boschi alla Convention programmatica del PD Marche: “No ai cambi di poltrona, cambiamo Presidente”

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MARCHE – “A me non convince chi per mantenere una poltrona cambia schieramento. Cambiamo Presidente. Con Luca Ceriscioli c’è l’opportunità di portare nuova energia”. Così il Ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, intervenuta oggi pomeriggio alla convention programmatica del PD Marche, ad Abbadia di Fiastra.
“La nostra sfida, con voi, è quella del cambiamento – ha proseguito il Ministro –. A partire da un anno fa ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo messi al lavoro per cercare di recuperare il tanto tempo perso nel passato. Abbiamo fatto tanti passi avanti insieme, con riforme importanti. Sono riforme coraggiose, che erano da anni nel cassetto. Abbiamo detto: ‘Affrontiamo questa sfida di cambiamento tutti insieme’. Una sfida di coraggio e cambiamento che è la stessa di Luca Ceriscioli. Dobbiamo essere bravi a non farci male da soli, dobbiamo essere compatti. Il PD ha un solo attaccante ed è Luca Ceriscioli”.
Il Ministro Boschi ha quindi passato in rassegna gli impegni assunti e mantenuti dal governo nazionale, fino alla recente approvazione dell’Italicum, che ha richiesto quattordici mesi di lavoro, ma che ha permesso all’Italia di avere una nuova legge elettorale, che supera il Porcellum e che garantisce governabilità.
“Qui sento molta energia e molta voglia di esprimerla – ha esordito con il suo intervento il candidato alla Presidenza della Regione Marche, Luca Ceriscioli, di fronte alle oltre cinquecento persone intervenute –. Andiamo verso un rush finale per un obiettivo importante: una fase nuova di cambiamento. Qui non abbiamo bisogno dell’uomo solo al comando, ma insieme possiamo vincere, governare, cambiare e restituire un futuro a questa regione.
Dopo tante giornate di incontri – ha proseguito Ceriscioli – abbiamo un programma costruito in un lungo percorso, prima e dopo le primarie e abbiamo avuto la capacità di procedere uniti. Questa platea raccoglie tutte le Marche, che sono belle e plurali, modelli di sviluppo economico diversi. E noi le rappresentiamo tutte. Un territorio che chiede vicinanza e l’impegno ad avere questa attenzione verso i territori come metodo di governo della regione per i prossimi cinque anni. Per un governo migliore che li aiuti a cogliere le opportunità di cambiamento. Un governo trasparente che dica come distribuisce le risorse.
E poi, ancora: “Chi ci accusa, per speculazione politica, che il nuovo governo regionale guarderà in maniera strabica sui vari territori si sbaglia e a garantirlo sarà questo partito e questa platea plurale che dopo le primarie si è ritrovata insieme. Sull’Italicum a chi lo critica in termini di democrazia voglio dire che può solo insegnare. Questa nuova legge elettorale dice agli Italiani chi il giorno dopo le elezioni si saprà chi governa e la governabilità è un valore per tutti. Nelle Marche invece c’è una legge meno netta che non garantisce la governabilità. I sondaggi ci dicono che siamo intorno al 40%. Per ottenere questo risultato dobbiamo spingere fino infondo per superare quella soglia e portare avanti una stagione di riforme e dare valore alla governabilità, che serve alle Marche per raccogliere le opportunità.
“Per questo – ha detto ancora Ceriscioli, interrotto da numerosi applausi – chiedo l’impegno di tutti in campagna elettorale. Il tempo non è più una variabile indipendente. Dobbiamo avere i numeri per portare avanti le riforme e farle nel più breve tempo possibile. Una politica che non coglie la necessità di agire in tempi stretti perde opportunità di crescita e sviluppo per dare occasioni di lavoro e dare risposta sull’occupazione. Poi la Salute. Bene i conti in ordine e grazie alla Giunta, ma dobbiamo tornare a mettere al centro il cittadino. Riduzione delle liste di attesa sarà l’obiettivo del nostro lavoro. Poi riduzione dei costi della politica, uscire dalla spesa storica e valutare i costi standard degli enti locali sulla base dell’efficienza dei sistemi che dovrà essere un metodo per ottenere più risorse, perché saremo capaci di gestire bene quello che abbiamo. Per questo dico al governo che bisogna premiare i comportamenti virtuosi.
Infine – ha aggiunto il candidato Presidente – concludo dicendo che ancora oggi leggo per l’ennesima volta che i nostri avversari mi accusano di essere un burocrate. A questi voglio ricordare che fino a una settimana fa ero a scuola, all’Itis di Urbino, mentre chi dice che sono burocrate, 25 anni fa, prima della caduta del muro di Berlino, forse è l’ultima volta che ha lavorato”.
Intervenuto anche il Segretario regionale del PD Marche, Francesco Comi, che ha portato il suo saluto ed il suo messaggio alla affollata platea di presenti. “Per la prima volta – ha sottolineato Comi – abbiamo un governo nazionale che ha deciso di non fare finta di niente. Anche qui nelle Marche abbiamo di fronte una grande sfida di cambiamento. In questi anni le Marche che conoscevamo sono profondamente cambiate, è cambiato il sistema produttivo, è in discussione il modello economico, è più vulnerabile la nostra rete di protezione sociale. La nostra non è una mera esigenza programmatica, non basta una nuova proposta di governo, serve una visione comunitaria, un nuovo progetto sociale, economico e valoriale, insomma serve una visione del futuro per non rimanere indietro e continuare ad essere una regione modello di sviluppo e di coesione sociale.
Luca – ha aggiunto il Segretario – rappresenta meglio di chiunque altro un progetto collettivo, l’esigenza di mettersi alla guida di un processo di cambiamento, perché è uomo competente, preparato e innovatore e perché sa dialogare con i cittadini. Il nostro programma – ha quindi ricordato Comi – è fatto dal basso, con il coinvolgimento e la partecipazione dei territori. Un programma che prevede la semplificazione dei livelli istituzionali, la riforma del mondo del lavoro, investendo sul capitale umano, che significa costruire il futuro, garantire la mobilità sociale, rinvigorire forze lavorative spente. Dobbiamo riformare il modello di rete di protezione sociale, andare alla ricerca di nuovi collaboratori, che possano sostenere i soggetti più deboli anche nel privato, accreditare la rete di volontariato. Così come dobbiamo riformare la pubblica amministrazione per garantire più opportunità senza rallentare chi ha voglia di investire e di lavorare”.
Un parterre nutrito ed entusiasta quello che ha preso parte all’iniziativa programmatica del PD di oggi e che ha avuto modo di assistere anche a dei focus su alcune aree tematiche fondamentali, come sanità, scuola, fondi europei, internazionalizzazione e imprenditorialità, immigrazione e integrazione. Spazio anche agli interventi di Matteo Ricci, vice presidente nazionale del Partito Democratico, di Romano Carancini, Sindaco di Macerata uscente e candidato a Sindaco per le Comunali, nonché di Francesco Fiordomo, Sindaco di Recanati.

maria elena boschi

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