Il ferito di Senigallia: “E’ stata una carneficina. Terroristi erano a pochi metri da me”

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SENIGALLIA  – “E’ stata una carneficina”. Lo ha detto Massimiliano Natalucci, il 45enne italiano rimasto lievemente ferito a una gamba dentro al Bataclan di Parigi, quando è riuscito a mettersi in contatto con il padre Massimo intorno alle 3 della scorsa notte. “Ci ha raccontato che i terroristi erano a 4-5 metri da lui e che ogni tanto sparavano a qualcuno. Quando sono usciti è dovuto passare in mezzo a dei cadaveri” dice il padre all’ANSA. Per i familiari di Natalucci e dell’amica Laura Appolloni, raggiunta alla spalla destra da un residuo di proiettile, sono state ore di angoscia. Il primo a capire che i due si trovavano nel locale preso d’assolto dai terroristi è stato il compagno di Laura, che l’ha sentita per telefono quando lei e Massimiliano Natalucci erano già nel teatro, ma prima dell’attacco. Poi le comunicazioni si sono interrotte. Le prime notizie sul fatto che i due stavano bene sono arrivate da un amico, che abita a Parigi. Poi sono riusciti a mettersi in contatto telefonico. Natalucci è rimasto ferito a una gamba: “solo un’escoriazione – spiega il padre – forse è inciampato mentre fuggiva”.

foto: profilo Facebook

Parigi, parla uno dei sopravvissuti del Bataclan

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