Oltre 200 ospiti hanno affollato l’altra sera lo showroom di via Aspio 8 di Pedini Cucine, per l’evento “High-Tech design per la cucina”. Una folla composta da professionisti del settore e autorità, che si è riunita, dalle 17 di lunedì 12 dicembre, negli splendidi ambienti dello spazio espositivo che ha chiamato a raccolta circa 130 tra architetti e interior designer della provincia di Pesaro e Urbino e non solo per il workshop formativo promosso in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia.
La serata è iniziata con un approfondimento sul tema dell’innovazione insieme all’architetto Alfredo Zengiaro che ha fatto una panoramica sulle potenzialità progettuali dei nuovi materiali ultra leggeri, all’insegna di un design minimalista che procede per sottrazione di peso e di spessore ma non di resistenza. Di questo approccio, tecnologico ed estetico, è un chiaro esempio K 2016, il nuovo modello firmato da Zengiaro per Pedini e presentato quest’anno a Eurocucina. Ai designer Riccardo Rastelli e Roberto Maier di Modula, azienda leader nella lavorazione di DuPont™ Corian® e partner di Pedini, è affidato invece un focus sulle molteplici soluzioni di un materiale ad alto contenuto tecnologico in grado di offrire nuove sintesi di funzionalità ed armonia estetica. Infine il contributo di Giovanni Vultaggio di BSH, gruppo internazionale a cui fanno capo alcuni top brand di elettrodomestici: un altro settore, parallelo al mobile, dove la ricerca tecnologica continua a offrire inedite possibilità come nel campo della cottura a induzione.
La serata è proseguita nello showroom di oltre 1000 mq, rinnovato in occasione dei 50 anni del brand, in cui è stato portato in scena un omaggio alla ricerca in cucina: una squadra di chef guidati dal noto Lucio Pompili, “cuoco e contadino” (già premiato con una stella Michelin), che ha dato vita a un suggestivo spettacolo ai fornelli davanti alle cucine in esposizione, i vini di Guerrieri, e con la briosa partecipazione di un altro noto volto televisivo, Paolo Notari. Il giornalista e conduttore ha accompagnato i partecipanti tra le sale espositive di Pedini, tra quelle in cui campeggiavano le ultime novità di design dell’azienda e l’area lounge allestita per la serata da DFN e da Reverde Regini Garden con un giardino al coperto in cui campeggiavano voliere e lampade sinuose.
Spazio poi alla cultura e al dibattito politico con un ospite d’eccezione, Vittorio Sgarbi, intento nel commentare, con il suo stile inconfondibile, l’artista contemporaneo marchigiano Bruno d’Arcevia, di cui 2 imponenti opere sono state allestite nella Grande Gallery Pedini. Sgarbi è arrivato intorno alle 21.30, in dolce compagnia, attirando l’attenzione dei presenti. Dopo aver degustato le prelibatezze di chef Pompili ha attraversato lo showroom per poi commentare: “È uno spazio molto ben arredato, con bellissime cucine che potrebbero stare all’Expo di Milano”. E ancora: “Sto cercando di promuovere uno spot per riportare i turisti nei territorio terremotati. Sono luoghi meravigliosi le Marche e l’Umbria, sono due regioni bellissime che vantano eccellenze gastronomiche come il tartufo. Dobbiamo riportare i visitatori in questi spazi, facendo leva su elementi d’identità forti come il cibo” e allacciandosi a Pedini ha aggiunto: “E cos’è la cucina se non il tempio del cibo? Dobbiamo ringraziare Daniele Radi per il suo lavoro, per la sua cura nel creare cucine, nel realizzare, ogni volta, un tempio della qualità del cibo. Lo si potrebbe definire un ‘benefattore dell’umanità’”.
Sgarbi, tra una battuta e l’altra, non ha risparmiato commenti neppure al nuovo governo Gentiloni: “Faccio i miei complimenti per lo spirito di novità. L’unica nota positiva è che Alfano è stato assegnato agli Esteri…”.
L’appuntamento High-Tech design per la cucina si colloca dentro la chiara strategia di Pedini volta a consolidare il dialogo fra il brand e il mondo del progetto. Non a caso Architecture & Design in the kitchen è la mission che vede l’azienda interpretare oggi un nuovo concetto di cucina, intesa non più come ambiente allestito ma spazio progettato e costruito intorno a una precisa, e unica, personalità.
«Siamo molto orgogliosi di aver raccolto l’adesione di una platea così numerosa e attenta ai temi trattati» dichiara Daniele Radi Temelini, presidente di Pedini Spa. «Questo dimostra quanto sia essenziale sfruttare il dialogo produttori-progettisti per scambiare idee, portare alla luce nuovi bisogni, individuare soluzioni prima impensabili. È qui che si innesta il nostro attuale orientamento strategico, rivolto alla casa intelligente ed ecosostenibile. Se la tutela di ambiente e salute è da sempre un valore fondante per Pedini, che per i suoi arredi utilizza solo legni provenienti da foreste controllate, materiali riciclabili e lavorazioni a minimo impatto, oggi l’azienda si è spinta molto più avanti.
Sfruttando le nuove opportunità offerte dall’industria di ultima generazione e seguendo il modello Digital Open Innovation, stiamo sviluppando un avanzato sistema di domotica integrato nelle proprie cucine, che così offriranno un inedito livello di interazione con l’utente. Grazie alla nuova app Pedini e ad appositi sensori applicati alle cucine, sarà possibile dal proprio smartphone controllare i consumi e programmarli, monitorare la qualità dell’aria o ricevere un alert nell’eventualità di fughe di gas e perdite d’acqua, ma anche organizzare la spesa, trovare ispirazione in nuove ricette, svegliarsi con il caffè appena pronto grazie alla possibilità di programmare gli elettrodomestici… e tanto altro ancora.
Dando per assodati gli argomenti di design, qualità ed ergonomia, oggi davanti a un cliente molto più esigente diventa fondamentale rispondere con un’offerta di valore aggiornata alle sue aspettative. Ecco dunque che la partita si gioca sulla capacità di offrire quei plus che migliorano la qualità della vita: una sfida che Pedini non ha esitato ad affrontare con successo».