‘Giallo’ in un cimitero del Potentino: smarriti i resti di due neonati che dovevano essere “trasferiti” a Fano

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POTENZA – Per più di trent’anni ha pregato davanti alla tomba sbagliata. E’ accaduto nel piccolo cimitero di Tito, in provincia di Potenza dove una donna, che poi si è traferita a Fano, andava a pregare davanti al piccolo loculo che custodiva i corpicini di due fratellini, morti poco dopo la nascita. Quando la signora ha deciso di ”trasferire” i resti dei bambini dalla Basilicata a Fano, città in cui lavora, ha scoperto che nella celletta c’erano le ossa di un adulto, e non quelle di due neonati. I Carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria del capoluogo lucano stanno ora indagando per chiarire i contorni di una vicenda, in bilico tra il ”semplice” equivoco (ovvero uno scambio, per quanto doloroso, di loculi) e il ”giallo” della sparizione di uno o più cadaveri. La signora ha chiesto spiegazioni, e ha presentato un esposto alla Procura di Potenza per capire dove fossero finiti quei resti. Per ora sono solo arrivate le scuse del sindaco di Tito e la disponibilità alla massima collaborazione con gli investigatori per fare luce su questo drammatico episodio.

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