Fano, inaugurato il parco giochi inclusivo nel quartiere di Sant’Orso

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FANO – “Rendere più vivibili e accessibili gli spazi di incontro, gioco e crescita per tutte le persone che li frequentano. Dobbiamo educare la città ad un nuovo concetto di fruizione dei luoghi pubblici che devono essere preservati con cura”.
E’ con queste parole che lunedì pomeriggio, è stato inaugurato il nuovo parco nella zona di Sant’Orso.
Presenti l’Assessore al Decoro Urbano Barbara Brunori, il sindaco Seri, il Vice sindaco Fanesi e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa opera.
Situato in Via Petri, nei pressi dell’area fitness, si tratta del terzo spazio giochi realizzato a distanza di pochi mesi dopo quello di Rosciano e Carrara, che fa parte del progetto “Quartiere a misura di bambino”.
Utilizzabile da tutti i bimbi e le loro famiglie che vogliono giocare e divertirsi con gli amici, il parco è dotato di diverse panchine, cestini e tavoli, oltre ad essere totalmente ricoperto da una pavimentazione colorata e antiscivolo su cui sono posizionate cinque giochi totalmente inclusivi.
Due altalene, di cui una a cestello, un’arrampicata adatta ai bambini di 3 anni fino ai ragazzi di 16, uno scivolo ed una piccola giostra.
Per l’occasione, i piccoli presenti hanno potuto divertirsi leggendo e facendo sport grazie ai laboratori ideati da “Stracciaminaccia”, “Baby Park Topolino” ed all’Associazione Sportiva Asi.
Diversi gli interventi di riqualificazione realizzati all’interno del quartiere, a partire dall’illuminazione dello skate park, al ripristino della pavimentazione ammalorata, ai lavori nella piazzetta Madre Teresa di Calcutta, in cui è stata sistemata l’area giochi e due fontane pubbliche, di cui una situata al centro della piazza.
Al termine della cerimonia, a cui erano presenti numerose famiglie residenti nei dintorni, è stata offerta una merenda preparata dal circolo ricreativo “Anni Nuovi” .

Il gioco è un diritto che deve essere garantito a tutti. Il nuovo parco è un ponte verso una città a misura di bambina e bambino senza distinzioni“, ha concluso Massimo Seri.

Cristiana Guerra

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