Delia e Ceresani: troppa visibilità a chi raccoglie fondi per il bimbo malato. La replica di Marco Ferri

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FANO – Pubblichiamo una email che ci è stata inviata da Alfredo Delia e Massimo Ceresani, dell’Associazione Dilettantistica Avis Fano sull’esposizione mediatica di chi cerca di dare una mano alla famiglia di Federico Mezzina, il bimbo colpito dal morbo di Krabbe. ” Assistiamo in questi giorni ad un’ammirevole gara di solidarietà per il piccolo Federico. Ben vengano contributi e donazioni all’associazione onlus “Una speranza per Federico”, data la nobile finalità. Noi (“ASD Atletica Avis Fano”), coi nostri magri bilanci, abbiamo fatto il nostro versamento di 500 euro alla stessa Associazione in data 12 ottobre, sotto silenzio ed in tutta modestia, come (crediamo) dovrebbe fare chiunque convinto dell’esclusiva bontà del gesto e a prescindere da visibilità e cornici. E’ per questo che ci sentiamo di criticare tutte quelle ostentazioni di visibilità che in questi giorni si accavallano su TV, portali e giornali. Questo ci preme far notare. Cordiali saluti, la Dirigenza, nelle, persone dei proff. Delia Alfredo e Ceresani Massimo. ”

 

LA REPLICA – Cari Professori Delia e Ceresani, nel leggere la vostra email balza subito all’occhio una finta modestia fatta passare come azione compiuta in perfetto stile evangelico: “Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,  perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Matteo 6,1-4).

In realtà ciò che traspare leggendo le vostre osservazioni, sembra essere più un risentimento verso quei media che a differenza di altre associazioni vi hanno praticamente ignorato. Scrivete di aver raccolto e “versato, 500 euro in data 12 ottobre nonostante i vostri magri bilanci, sotto silenzio e in tutta modestia”.  Iniziativa lodevole. Ma allora perché poi, lo avete scritto a noi che non siamo la Caritas ma una redazione giornalistica che pubblica notizie ? A me pare una grossa contraddizione rispetto a quello che dichiarate di voler essere. Se volevate davvero evitare di ostentare visibilità, come a vostro giudizio hanno fatto altri andando in televisione o sui giornali, bastava evitare semplicemente di farlo sapere ai mezzi di informazione.

Qui non si tratta di fare la classifica dei più bravi o meno bravi, ma di raccogliere in breve tempo, entro Natale, 30mila euro per consentire ad un bambino di 5 anni (il prossimo 24 dicembre) di curarsi all’estero e sperare in una vita migliore. Pertanto, ben vengano le iniziative di solidarietà e raccolta fondi. Noi continueremo a diffonderle e a darne il massimo della visibilità, affinché l’invito a donare arrivi a molti. Infine, quando si raccolgono soldi alla luce del sole, e lo si dice pubblicamente, si evita il rischio di truffe. E questo non è un dettaglio di poco conto.

Marco Ferri – Direttore Fano TV

 

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