Coronavirus, Lega: indegno teatrino tra Conte e Ceriscioli

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Ancona, 25 Febbraio – “Già da domenica sera e ancora lunedì mattina avevamo chiesto alla Regione Marche di emanare una ordinanza per evitare rischi di contagio cosi come stavano facendo le altre Giunte Regionali pur in assenza di pazienti contagiati da Coronavirus. Finalmente lunedì, a metà giornata, il Presidente Ceriscioli stava spiegando in diretta i dettagli dell’ordinanza come cosa fatta quando è arrivato il “Contrordine telefonico” di Giuseppe Conte davanti ad un milione e mezzo di cittadini increduli”. Così intervengono in una nota i consiglieri regionali della Lega Sandro Zaffiri, Luigi Zura Puntaroni, Marzia Malaigia e Mirco Carloni insieme al commissario regionale Sen. Paolo Arrigoni.

“Riteniamo che aver bloccato l’ordinanza che la Regione Marche stava per varare già da ieri è stato un errore clamoroso del Presidente Conte. Un Premier confuso o istigato politicamente da qualcuno, per beghe interne del PD”, continuano gli esponenti della Lega. “Conte preferisce attaccare piuttosto che ammettere le colpe di una gestione dell’emergenza vissuta in ritardo e senza pianificazione. Il caos che in queste ore coinvolge sindaci, cittadini, studenti, insegnanti, famiglie è frutto di una gestione tardiva nel tracciare un comportamento omogeneo tra le Regioni. Al posto che varare fin da subito linee guida certe e uniformi, il Premier Conte nei giorni scorsi ha preferito prima tacciare di razzismo i governatori del Nord che chiedevano misure più restrittive, poi accusare il personale sanitario degli ospedali lombardi ed infine rassicurare i cittadini auto elogiando l’azione di prevenzione del suo Governo”.

“I risultati sono sotto gli occhi di tutti – continua la Lega – e in tutto questo è sconfortante assistere allo spettacolo offerto dalla maggioranza, che si combatte anche umiliando la Regione Marche. In queste ore ha dovuto infatti prima rimangiarsi il provvedimento, per attendere inutilmente il governo, e poi riproporlo generando confusione tra i cittadini. Evidentemente il PD, piuttosto che sostenere il Governatore Ceriscioli, ha preferito utilizzare anche questa drammatica vicenda per continuare la propria guerra interna per sottolineare le carenze del governo regionale”.

“Mentre scriviamo si è diffusa perfino la notizia che il governo giallo-rosso vorrebbe impugnare l’ordinanza del governatore del PD Ceriscioli. La realtà supera la fantasia e vogliamo dare voce al milione e mezzo di cittadini che in questo momento stanno pensando che il governo nazionale così come quello regionale stanno rasentando il ridicolo e farebbero bene a dimettersi entrambi”, concludono Arrigoni, Zaffiri, Zura Puntaroni, Malaigia e Carloni.

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