Ceresani replica all’articolo su chi “ostenta certe donazioni”

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FANO – Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Massimo Ceresani all’articolo dal titolo: ” Delia e Ceresani: troppa visibilità a chi raccoglie fondi per il bimbo malato. La replica di Marco Ferri ” apparso su questo portale nella giornata di ieri, giovedì 22 ottobre 2015.

La situazione della famiglia Mezzina e della raccolta fondi per il suo aiuto non ha certamente bisogno di polemiche e di distorsioni. Chiunque abbia letto la nostra email può captare benissimo che essa non è certamente rivolta “a chi raccoglie fondi per il bimbo malato”, ma a chi ostenta e pubblicizza certe donazioni. Ben vengano le notizie a tamburo battente da parte dei media per incentivare la raccolta fondi all’uopo indirizzata. Ma in merito alla nostra email codesta Redazione ha fatto almeno un paio di errori (oltre a tirare in ballo San Matteo). Non sappiamo e non ci interessa se la nostra azione sia stata “compiuta in perfetto stile evangelico”; di sicuro è stata compiuta con spontaneità. Errori: 1) il titolo distorce la nostra critica: visibilità non a chi raccoglie fondi, ma a chi ostenta e permette l’ostentazione delle offerte; 2) “balza all’occhio una finta modestia” degli autori della missiva. Quindi ci sembra di dover far ammenda della nostra immodestia e della nostra acredine e “risentimento verso quei media che a differenza di altre associazioni ci hanno praticamente ignorato”. Veramente da sempre siamo ignorati dai media e dagli sponsors (Atletica da Regina a Cenerentola degli sports) e ci siamo abituati in tutta modestia. Ancora: “Se volevate davvero evitare di ostentare visibilità, come a vostro giudizio hanno fatto altri andando in televisione o sui giornali, bastava evitare semplicemente di farlo sapere ai mezzi di informazione.” Abbiamo inviato la nostra osservazione a quei mezzi di informazione meritevoli (a nostro giudizio) di critica per le suddette ostentazioni e non per pubblicizzarla. La nostra immodestia: è veramente immodestia quando collaboriamo nell’ombra e senza onori con l’organizzazione della ColleMarathon. E’ immodestia quando gestiamo con passione e sacrificio (a scapito del tempo libero e senza riconoscimenti) l’impianto “Zengarini”. E’ immodestia quando manteniamo viva a Fano una disciplina come l’Atletica, facendo pagare ai giovani atleti quote sociali irrisorie (rispetto a quelle di tanti altri sports). E’ immodestia quando collaboriamo con l’Avis, con “Itaca”, con le Scuole e con quanti frequentano l’impianto. Comunque promettiamo d’ora in poi, nonostante l’anagrafe, di diventare più modesti e di non essere permalosi se altri vengono pubblicizzati e la nostra Associazione no. Ci scusiamo infine se possiamo sembrare veramente di un’altra epoca: quella in cui le cose si facevano per dilettantesca scelta, per gusto di fare e non per pura pubblicità.
Massimo Ceresani

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