“Arte migrante”, formazione sull’intercultura tra musica letteratura e pittura

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FANO – Musica, letteratura e pittura come chiavi di accesso ai temi dell’intercultura, delle migrazioni e l’accoglienza. S’intitola “Arte migrante”, il seminario che si terrà nel weekend – sabato 17 e domenica 18 marzo, dalle ore 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 19 – alla mediateca Montanari, in piazza Amiani, a Fano, promosso dall’associazione di volontariato Millevoci, in collaborazione con le associazioni Millemondi, Nuovo Orizzonte, Apito Marche, Amici del Quilombo, e con il Comune di Fano – Assessorato biblioteche e Sistema Bibliotecario.
La due giorni, organizzata con il finanziamento del CSV Marche (Centro servizi per il volontariato), è a partecipazione gratuita e aperta a tutti (con un massimo di 50 posti), in particolare a volontari, attivi e futuri, operatori sociali ed educatori, con il molteplice obiettivo di promuovere una cultura dell’accoglienza, il superamento dei pregiudizi, la consapevolezza della complessità e della relatività dei punti di vista, approfondire la conoscenza della musica legata alle migrazioni e incontrare intellettuali di altre culture. Ai frequentanti sarà rilasciato un attestato finale di partecipazione. Per info e prenotazioni cell. 328 6435412 (sms/whatsapp).Articolato il programma del seminario che prevede quattro diversi momenti e laboratori, tra musica, letteratura e arti pittoriche. Si comincia sabato 17 marzo, dalle 9,30 alle 13,30, su “Fela Kuti: il potere della musica” a cura del cantante e musicista Devon Ebah, che approfondirà la storia di Fela Kuti, un rivoluzionario nigeriano, musicista e attivista per i diritti umani, inventore del genere musicale afrobeat, inquadrando i valori della sua esperienza nella Nigeria di oggi. Il pomeriggio di sabato, dalle 15 alle 19, sarà invece dedicato a “I canti della migrazione”, con la cantante e musicista Anissa Gouizi, che utilizzerà la voce per compiere un viaggio attraverso la musica popolare e tradizionale dell’Europa orientale, balcanica, e del sud del mondo.
Domenica 18, i lavori riprenderanno alle 9,30 con la sessione su “L’Algeria di Isabelle Eberhardt”, a cura dello scrittore Amor Dekhis, che a partire dalla storia intensa e avventurosa della Eberhardt (1877-1904) esploratrice e scrittrice svizzera di origini russe, che visse e viaggiò in nord africa, giungerà alla letteratura della migrazione contemporanea. Il seminario si concluderà domenica pomeriggio, con l’ultimo laboratorio, dalle 15 alle 19, a cura della pittrice e illustratrice Cinzia Antinori, intitolato “Suoni, parole, segni”, in cui i partecipanti saranno accompagnati a tradurre in colori e segni le emozioni, i ricordi, i sogni che il racconto e la musica di terre lontane susciteranno in loro.

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